Ieri abbiamo avuto modo di spiegare il nostro punto di vista su quanto sta succedendo nel Terracina calcio 1925.
Un punto di vista supportato da informazioni che movimentano le giornate intense della società ai massimi livelli, e non certamente prodotte per compiacere o tirare la volata a qualcuno.
La vicenda del Terracina calcio degli ultimi due anni parla chiaro e non dobbiamo ogni vota portare a ricordo gli accadimenti successi soltanto da qualche mese, con meriti precisi e qualche demerito altrettanto preciso.
Detto questo, le ulteriori notizie che possiamo aggiungere a quanto raccontato è che tra oggi e domani potrebbe esserci finalmente la fumata bianca, che potrebbe prevedere alla presidenza della società ancora Donatello Baioni, con l’ingresso di altri soci che avrebbero pronta o quasi la rosa dei giocatori e le professionalità occorrenti conseguenti.
E non è detto che nella eventuale conferenza stampa di presentazione della nuovo assetto dirigenziale non si possa aggiungere quello della presentazione della rosa, più o meno completa.
Ma è una notizia in ogni modo da prendere con le “pinze”, considerato l’ambiente particolare come quello del calcio dilettantistico, che è avvezzo anche a clamorose smentite.
Nell’attesa di buone nuove, c’è da riferire che l’altro punto fondamentale per riavviare la nuova stagione è quello della disponibilità del Mario Colavolpe.
Ed è questo un problema altrettanto serio, visto e considerato che il 25 di agosto vi sarà la prima partita di Coppa Italia e l’otto settembre la prima di campionato, e il tappeto di gioco del Colavolpe – oggi – non lascia speranze per il suo utilizzo.
La situazione perché il campo si trova ridotto in quelle condizioni è dovuto al fatto che la convenzione tra il Terracina calcio 1925 e il Comune è scaduta il 30 di giugno.
Da questo fatidico giorno nessuno ha più manutenuto del manto erboso.
Nessuno, e avrebbe dovuto farlo il Comune, lo ha innaffiato, concimato, curato per mantenerlo almeno in una condizione accettabile.
Adesso, nell’attesa di trovare la ditta che possa fare il lavoro che serve al ripristino del campo principale, gli uffici comunali dovrebbero (i condizionali in questo articolo si sprecano) correre come la Ferrari ai tempi d’oro, e possibilmente nell’attesa di assegnare la commessa iniziare almeno a togliere la “gramigna” in eccesso e ad annaffiarlo.
Forse, correndo, senza pause ai box, in 30/40 giorni il campo potrebbe ritornare agibile al gioco del calcio.
Ma gli uffici comunali devono correre per recuperare il tempo perso per strada.
Se saranno in grado di farlo lo vedremo nei prossimi giorni.
Nel frattempo, visto e considerato che il campo indisponibile ed è di proprietà del Comune, l’amministrazione comunale dovrebbe farsi parte diligente per trovare una “casa provvisoria” dove far giocare le partite ufficiali di coppa e campionato al Terracina calcio 1925.
Per allenarsi, invece, potrebbe chiedere ospitalità alla società “SSD Hermada 1947”: ricordiamo che anche se la struttura è in convenzione a privati, la proprietà è sempre del Comune.
Una convenzione, forse, che all’epoca non poteva neanche essere sottoscritta per illegittimità.
Infatti, non tutte le particelle del terreno dove insite la struttura sportiva erano di proprietà comunale.
Solo successivamente alla stipula della convenzione con la “SSD Hermada 1947” il Comune le avrebbe acquistate.
Se vi è qualche possibile errore nella descrizione di questo evento, saremo pronti alla rettifica.
e.
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