Presso la sala stampa dedicata a Gigi Avena, si è tenuta l’attesa conferenza stampa di presentazione dei quadri societari del Terracina calcio 1925 e gli intendi che la nuova società che fa campo al presidente Biagio Buonocore, al suo vice Donatello Baioni, al segretario Giuseppe Bianco e all’allenatore Antonio Paolo, il tutto sotto la supervisione del padre putativo, l’advisor Gino Montella, vuole perseguire nell’imminente campionato di serie D.
E’ stato un incontro che possiamo definire interlocutorio, in quanto al di là dei buoni propositi, che pure sono emersi, la rosa a disposizione dell’allenatore è sicuramente carente di giocatori di categoria, cosa che è stato assicurato ai rappresentanti della stampa locale, si dovrebbe superare nella prossima settimana e quindi vedere il nuovo Terracina calcio 1925 nella prima partita di campionato.
Chi ci segue sa che oltre al fatto sportivo e prettamente tecnico la nostra attenzione si colloca spesso al di fuori da questi orizzonti, posizionandosi, ad esempio, questa mattina, sullo stato dell’arte in cui si trovano gli spogliatoi del Colavolpe, che come testimoniano le immagini gridano vendetta.
Ci domandiamo: come si potranno ospitare formazioni con blasoni sportivi di un certo livello senza provare un minimo di vergogna?
Alla domanda specifica, il vice presidente Baioni ha assicurato che uno sponsor della società nei prossimi giorni inizierà i lavori per limitare l’impatto devastante che si vede: muffa e infiltrazioni d’acqua dal soffitto, caccia ai sorci con trappole in bella vista nello spogliatoio degli ospiti.
Altro tema è quello di realizzare, il prima possibile, un riassetto d’immagine per non rimanere, negativamente, nella memoria dei tifosi ospiti e dirigenti accompagnatori delle squadre: sostituire la antiestetiche barriere in tela, forse messe intorno al perimetro del Colavolpe per coprire vergogne ancora più impattanti.
Come andrebbe realizzato, subito, un restyling delle zone adibite a parcheggio ospiti e locali, in completo abbandono.
La dignità di una città passa anche e soprattutto nel decoro estetico dei suoi luoghi di aggregazione, salvaguardando così, non a parole, la dignità di una comunità che ne ha ancora da vendere.
Per quanto riguarda il Terracina calcio 1925 – targato 2024/25 – non possiamo che augurare le migliori fortune sportive e societarie.
Il campo ci dirà della bontà del progetto intrapreso, ma un fatto deve essere chiaro, confermava in conferenza il neo presidente Buonocore: l’obbiettivo della vigilia è quello di rimanere, con onore, nella categoria.
In bocca al lupo e Forza Terracina. Sempre!
e.