Senza voler per forza criminalizzare nessuno, ma una cosa comunque deve essere chiara: una classe politica o le espressioni derivanti nei contesti che contano della nostra società, deve avere essere ATTIVA e capace di produrre difese verso gli interessi della comunità tutta.
La città ha conferito negli anni consenso a taluni soggetti politici affinché questi la rappresentassero in tali consessi, ma a ben vedere nulla giunge da costoro se non la richiesta di continuare ad essere votati.
Un esempio: questa settimana il giudice sportivo della lega dilettanti del Lazio ha squalificato il campo del Terracina calcio per l’incontro che si sarebbe dovuto tenere oggi allo stadio Colavolpe contro il Formia.
Le motivazioni per tale squalifica ci sembrano risibili per fatti che accadono in tutte le partite, dalla terza categoria alla massima serie.
Senza giustificare il comportamento di taluni tifosi, da condannare nelle loro esagerazioni, squalificare il campo ad una squadra che sta lottando dalla prima giornata per salire alla categoria superiore nel momento topico della stagione sembra un vero e proprio un sfregio.
Sfregio alla società che con sacrifici sostiene le sorti del calcio terracinese, sfregio sul volto e nell’animo di centinaia di veri sportivi e tifosi biancocelesti, sfregio che crea smarrimento e demotivazione all’intero movimento calcistico.
E’ mai possibile che nel Terzo Millennio deve ancora valere la regola della responsabilità oggettiva delle società di calcio?
Può essere mai realistico che una società di Eccellenza con un seguito di tifosi importante come quella del Terracina calcio, debba controllare militarmente coloro che domenicalmente si recano dentro e fuori casa a seguire la squadra del cuore?
A noi, ieri come ad oggi, questa regola ci sembra na strunzata!
E mentre tutto questo accade, la filiera di governo politica dove si trova?
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