Sabato 7 Settembre alle ore 20 la Galleria Sangiorgi nello spazio espositivo dell’Hotel il Guscio di Terracina inaugura una mostra dell’artista Francesco Garbelli dal titolo “ce lo chiede l’Europa?”. L’ingresso è gratuito. Per quanti vorranno all’inaugurazione seguirà nelle sale ristorante dell’albergo una cena buffet e nella splendida cornice della piscina un concerto della Pontina Guitar Orchestra.
Ce lo chiede l’Europa?
Francesco Garbelli – artista milanese conosciuto per i suoi interventi urbani sulla segnaletica e la toponomastica stradale – in occasione della mostra alla Galleria Sangiorgi presso l’Hotel il Guscio, a Terracina, propone un nuovo intervento urbano appositamente creato per l’evento.
L’artista si muove secondo una modalità che potremmo definire “glocal”, infatti nella sua azione vi sono accenni e riferimenti a problematiche globali ma, nello stesso tempo, si manifesta un’attenzione specifica al territorio e alla comunità locale.
L’artista farà un’installazione utilizzando il segnale dell’attraversamento pedonale, posizionando alcuni di essi nel lungo mare di Terracina, e qui si manifesta l’intento “local” dell’intervento: un invito a segnalare, appunto, a rendere più sicuri, gli attraversamenti pedonali esistenti del lungo mare.
Ma osservando attentamente il segnale stesso si noterà un oggetto che incombe sopra la testa del pedone: una grande spada, la spada di Damocle! Ecco l’elemento global, attraverso la metafora della spada si sottolinea lo stato d’incertezza e precarietà in cui tutti siamo stati trascinati dalla recente crisi economica, ed ecco il senso dell’intervento che dà titolo alla mostra: “Ce lo chiede l’Europa? “ Dove il punto di domanda sta a sottolineare la sempre maggiore diffidenza e insofferenza verso misure e politiche economiche che, pur imponendo grossi sacrifici, non sembrano adatte a risolvere i problemi dei popoli, a garantire un futuro alle nuove generazioni, ma appaiono solo capaci di garantire enormi guadagni alle lobby finanziarie. Il caso della Grecia, il fatto che i vertici del Fondo Monetario Internazionale dopo tre anni abbiano dovuto fare mea culpa e ammettere di aver sbagliato completamente le loro previsioni è emblematico: per quanti anni ancora dovremo avere la nostra spada di Damocle sulla testa?
2:54:02 pm
No comment!!!!!!!!!!!