Il tratto di demanio costiero libero da concessioni è il più delicato fra i beni comuni e una risorsa straordinaria sia dal punto di vista ambientale, che da quello sociale e come tale ne va garantito l’accesso e il rispettoso utilizzo. Il nostro Comune ha appena emesso la sua Ordinanza annuale sulle spiagge mentre la Regione ha appena stanziato tre milioni di euro (esattamente la metà di quanto fu stanziato l’anno scorso) per aiutare i Comuni del litorale laziale a gestire spiagge libere e lungomare in totale sicurezza per la nuova stagione balneare 2021 all’insegna del turismo sicuro e accessibile a tutti, assegnando a Terracina la cifra di 115,591 euro per consentire di sostenere gli oneri per organizzare il flusso sui lungomare e la fruizione delle spiagge libere e per garantire il rispetto del distanziamento sociale, la presenza di servizi igienici e di pulizia, la regolamentazione degli accessi, la sicurezza in mare e il servizio di salvataggio. Gia’ l’anno scorso avevamo richiesto, con lettere al Sindaco e un evento di cittadinanza (flash mob “Giu’ le Mani dalle Spiagge Libere” del 5 giugno 2020), di garantire la fruizione delle spiagge libere, che dovevano essere facilmente individuabili e realmente accessibili a vantaggio della libera e gratuita fruizione di uno spazio pubblico, anche e soprattutto dai cittadini e dai turisti che non possono permettersi di affittare una postazione in uno stabilimento balneare.
Il nostro litorale presenta purtroppo diversi problemi che sono stati all’attenzione della cronaca recente, visto che la Guardia Costiera da ormai due anni è impegnata in un filone di indagini aperto dalla Procura di Latina proprio su presunti illeciti nella gestione del demanio marittimo che ha portato anche a sequestri preventivi di stabilimenti e lunapark su aree demaniali, per ipotesi di occupazione e lottizzazione abusiva nonché violazioni di norme paesaggistiche.
Non solo esistono problemi con il rinnovo delle circa 100 concessioni balneari (è notizia recente, appresa dalla stampa, l’intervento diretto dell’Antitrust in merito alle proroghe fino al 2033), ma anche problemi con le circa 30 convenzioni visto che l’anno scorso, come apprendiamo dalla stampa, a sette titolari su nove controllati sono state riscontrate irregolarita’ e comminate sanzioni, con le spiagge libere in convenzione spesso trasformate abusivamente in stabilimenti balneari, e quelle libere totalmente abbandonate a loro stesse, senza servizi di assistenza, di salvataggio, igienici e di pulizia e la realizzazione di percorsi per la fruizione dell’arenile da parte di persone diversamente abili.
Qui a Terracina, che ricordiamo è una delle nove Bandiere Blu del Lazio e Località 3 vele di Legambiente, dobbiamo però ancora comprendere quante e quali sono effettivamente le spiagge libere visto che il dato parrebbe essere comunque inferiore al 50% previsto dal Regolamento Regionale n.19/2016 e non sarebbero rispettati gli ambiti omogenei, con una distribuzione dei tratti liberi decisamente non adeguata, visto che la maggior parte di queste spiagge ‘libere’ sono di fatto davanti a residence e campeggi e quindi purtroppo difficilmente accessibili in concreto, per non parlare poi della inesistenza quasi totale di parcheggi, di accesso disabili o degli stalli per il parcheggio delle bici. Per la verita’ ad oggi esistono tre conteggi relativi ai metri lineari di spiaggia libera, uno di Legambiente, uno della Regione Lazio (molto vicino a quello di Legambiente) e uno del Comune di Terracina. Di questi tre conteggi solo quello del Comune rispetta il requisito del 50% ma la Regione anche quest’anno ribadisce il suo conteggio, che prevede, come lo scorso anno, una quota di spiagge libere inferiore al 50% assegnando le risorse (minori) proprio sulla base di quel conteggio. Con una recente Determina Dirigenziale n. 148 del 25 febbraio 2021, l’Ufficio Demanio del Comune di Terracina ha reso trasparente ai cittadini il suo conteggio che non è coerente né con quello della Regione Lazio né con quello di Legambiente, e per questa ragione abbiamo appena inviato via PEC una richiesta di chiarimento alla Regione Lazio, al Comune e alla Capitaneria di Porto, proprio per segnalare le difformita’ di conteggio rilevate ed arrivare ad un dato condiviso da tutti, che interpreti in modo univoco il Regolamento regionale.
“Abbiamo deciso di svolgere la campagna nazionale “Spiagge e Fondali Puliti 2021” proprio su uno dei tratti di scogliera considerato nel conteggio delle spiagge libere comunali, un tratto peraltro molto prezioso che noi come Legambiente Terracina ci siamo impegnati da subito a riqualificare dopo la dismissione del Depuratore di Via delle Cave nel 2015 anche premendo sul Gestore Idrico per la costruzione di una condotta fognaria costiera, poi effettivamente costruita a cura e spese di Acqualatina SpA, per affrontare e risolvere gli annosi (e mai risolti) problemi di allaccio fognario di tutta la costa di levante. Inoltre ci eravamo impegnati con un progetto di valorizzazione, non solo per la riqualificazione dell’area delle Sorgenti termali (Acqua Magnesia e Scoglio delle Sirene) anche per riammettere il tratto di scogliera (almeno quello disponibile seguendo le normative di sicurezza) al monitoraggio ARPA Lazio propedeutico alla riammissione alla balneazione, e cosi’ come abbiamo continuato il monitoraggio delle acque come Laboratorio “Goletta Verde a Terracina” e ci eravamo impegnati sul progetto Plastic Free, tema ormai che sembra dimenticato a Terracina visto che non abbiamo più notizia della ordinanza emessa l’anno scorso e poi sospesa per via della emergenza pandemica. Mentre effettueremo la pulizia della scogliera con i nostri volontari, in totale sicurezza e seguendo il protocollo COVID19 di Legambiente, procederemo anche ad apporre un simbolico cartello identificativo di “Spiaggia Libera- Free Beach” al tratto in questione e chiederemo alla Amministrazione Comunale di apporre il cartello ufficiale, rendere pubblico il dettaglio dei tratti di spiaggia libera e la loro distribuzione nei diversi ambiti costieri, affinché siano chiaramente individuabili dalla cittadinanza e dai turisti, e per ogni tratto valuteremo tra l’altro la disponibilità dall’accesso, la predisposizione di luoghi di sanificazione (serbatoi con acqua e disinfettante), l’installazione dei cestini per la raccolta differenziata, da svuotare ogni sera o di primo mattino, la strutturazione di punti diffusi per la raccolta dei materiali sanitari monouso o a rischio abbandono, l’obbligo del rispetto, laddove esiste, delle regole Plastic Free. Inoltre vogliamo contezza della rendicontazione dei 230.503 euro dati dalla Regione a Terracina l’anno scorso proprio per le spiagge libere e anche quest’anno chiederemo conto dei 115.591 euro e continueremo a vigilare per ottenere una gestione sempre più sostenibile dei litorali, un impatto zero in termini ambientali dell’afflusso turistico, e la costante riqualificazione delle aree ambientalmente degradate.
Inoltre, sia per quanto riguarda la difformita’ di conteggio tra Comune e Regione Lazio, sia per quanto riguarda il nostro calcolo come Legambiente, visto che Terracina è uno dei cinque comuni costieri che sembrerebbe violare la percentuale del 50% di spiagge libere secondo il regolamento regionale, abbiamo già inviato una PEC alla Regione Lazio chiedendo non solo di verificare la correttezza del conteggio ed arrivare ad una uniformita’ ma anche di garantire la trasparenza delle informazioni ambientali sui tratti di spiaggia libera, appellandoci anche alla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera e alla Cabina di Regia istituita tra la Regione Lazio e i sindaci dei comuni costieri del Lazio, all’ Assessore allo Sviluppo economico, Paolo Orneli, e all’Assessore al Turismo, Valentina Corrado.
Ci troveremo, con mascherine e distanziamento, domenica prossima 16 maggio ore 10-13 presso la Scogliera di Levante (spiaggia libera) davanti alla Sorgente Acqua Magnesia, per il nostro evento di pulizia del tratto, e installeremo un cartello simbolico con l’individuazione univoca del tratto destinato alla libera fruizione e annunceremo la nostra campagna estiva “TROVA LA SPIAGGIA LIBERA E SEGNALALA A LEGAMBIENTE TERRACINA”, in collaborazione con IL COMITATO SPIAGGE LIBERE RIVIERA DI ULISSE e IL COORDINAMENTO NAZIONALE MARE LIBERO, per la quale non solo andremo “a caccia” degli altri tratti di spiaggia libera a Terracina, valutandone la cura e la valorizzazione, ma li misureremo per averne tutti i dettagli e apporremo simbolici cartelli identificativi. Alla campagna sarà associato un concorso fotografico “A CACCIA DELLA SPIAGGIA LIBERA PERDUTA” e le foto andranno inviate entro il 31 agosto 2021 alla mail legambiente.terracina@gmail.com, complete di luogo, posizione geografica e data di scatto e senza persone riconoscibili. Le prime tre foto saranno premiate con magliette e/o borse ecologiche con i loghi di Comitato Spiagge Libere “Riviera di Ulisse”. dichiara Anna Giannetti, Presidente Circolo Terracina ‘Pisco Montano’, Consigliere Nazionale e Membro del Direttivo Regionale di Legambiente”.
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