Più volte nel corso degli ultimi anni avevamo sottolineato alle amministrazioni comunali in carica, che l’adesione “all’Associazione Nazionale Città dell’Olio” era una operazione che non serviva alla città e perdipiù era un “buttare ogni anno denaro pubblico dalla finestra” per il pagamento della quota associativa.
Dal 2025, ha deciso il sindaco e la sua giunta (assenti gli assessori De Felice e Norcia), Terracina non farà più parte della benemerita associazione sedente in Villa Parigini Strada di Basciano, 22 Monteriggioni – Siena.
La delibera di giunta n.159 del 27 agosto 2024 motiva infatti tale decisione perché:”E’ in corso una revisione delle priorità strategiche del Comune e non si ritiene più rispondente agli obiettivi dell’amministrazione mantenere l’adesione a detta associazione”.
Ciò nonostante per l’anno 2024 la quota associativa di euro 2.324,15 verrà corrisposta, spettanza che cesserà, come dicevamo, a partire dal prossimo 2025.
Dunque, per ricapitolare: la giunta comunale in carica nell’anno 2019, non si comprende per quale visione strategica di governo della città, con delibera n.223 del 29.11.2019 stabiliva di aderire all’Associazione in premessa.
Sarebbe bello oggi, dopo cinque anni di pagamento della quota annuale quali benefici ha avuto Terracina dalla partecipazione in questa associazione.
E sarebbe oltremodo bello, sempre oggi, che l’amministrazione Giannetti ha cassato tale provvedimento conoscere la “faccia” di colui o colei che in giunta perorò con successo la causa: “Terracina Città dell’Olio”.
Sarebbe troppo bello!
e.
I commenti non sono chiusi.