domenica 24 Novembre 2024,

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“Terracina: città disastro?” Il complesso scenario politico di destra, sinistra, centro ed anche civico, raccontato da Simone Ambrosi

scritto da Redazione
“Terracina: città disastro?” Il complesso scenario politico di destra, sinistra, centro ed anche civico, raccontato da Simone Ambrosi

Qualche volta troviamo tra la pagine di facebook alcuni interessanti interventi, che ci piace inserire all’interno della nostra pubblicistica.

A “Città di Terracina”, come ormai dovrebbe essere noto, non interessa il trascorso politico di nessuno o se è simpatico, abbiamo a cuore, invece, quello che si sostiene senza infingimenti.

L’intervento di Simone Ambrosi rappresenta l’impietosa e plastica rappresentazione di quella che nel corso degli ultimi anni è diventata Terracina, ma nel contempo è anche un serio monito per tutti coloro che stanno pensando di candidarsi a guidare politicamente e amministrativamente la città”.

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Una dubbio mi attanaglia quando osservo, perplesso, lo scenario politico terracinese.

Ma gli audaci candidati alla bollente poltrona di sindaco, da destra a sinistra passando per il centro, hanno ben chiaro che la città è un disastro?

Già, perché l’unica speranza di poter un giorno vivere in un posto civile è che venga eletta una persona (capace, competente, onesta e determinata) che ravvisi distintamente la condizione vergognosa in cui è stata ridotta questa località balneare di notevole rilevanza storico-culturale gestita come un centro di assistenza sociale, comunicando e agendo di logica conseguenza.

Sono cose del genere che vorrebbero ascoltare da un candidato sindaco il 60% di persone che non andranno a votare per pochezza dell’offerta politica e per ciò che quella stessa politica ha fatto alla città. Sono queste le cose che vorrebbero ascoltare i terracinesi per bene, quelli che sognano una città pulita, funzionante e decorosa dove crescere i propri figli contando su una comunità orientata alla cultura, allo sviluppo e al benessere della collettività, che si è dotata di una amministrazione che raccoglie i migliori, di servizi al cittadino efficienti e funzionanti, di una biblioteca, di una piscina comunale, di strade decenti e non pericolose, di arredo urbano curato e accattivante, di alberi piantati in ogni dove per contenere lo smog che ci avvelena, di edifici scolastici perlomeno a norma, di un’agenzia del turismo, di impianti sportivi, di una stazione ferroviaria che non vada incontro a divenire un museo, di un porto che non sia un concentrato di rifiuti, edifici pericolanti e servizi di collegamento con le Isole davvero improbabili, di sensibilizzazione ambientale, di controllo del territorio, di aree pedonali, di piste ciclabili, di controllo del traffico e di deterrenza alle infrazioni, di capienti parcheggi interrati come in ogni città italiana e ad libitum…

Bah, una cosa è certa. È necessario che i terracinesi tutti si rechino alle urne in massa e vediamo che succede.

Alle brutte, rivedrò le sacre sponde solo in qualche fine settimana. Per quanto mi riguarda Terracina è invivibile così come è stata ridotta. L’anarchia e il lassismo a tutti i livelli sono insopportabili e il mare non è più quello di una volta, per di più alcuni tra i politici locali affermano che io sia pazzo, ciò nondimeno mi allieta, ma, ahimè, è sintomo piuttosto preoccupante.

Simone Ambrosi

 

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