Da quel che leggo, constato che molti se la prendono con il… “braccio”, quando è la “mente” che bisogna colpire.
Proprio così, perché se il braccio mette in atto una schifezza, e chi sta in alto, ossia la… “mente”, non lo stoppa, vuol dire che la “schifezza” è stata impartita, e sappiamo bene che… “bocca unta non può dire di no”.
È ciò che da anni sta accadendo a Terracina, ed il braccio preferisce pagare ma non parlare: ne va del pane e companatico.
In questo modo però, braccio e mente si legano con una catena di reciprochi ricatti che inevitabilmente li perderà, perché non abbiate dubbi, prima o poi… “l’ora del fesso” arriva per tutti, che l’andazzo non può continuare all’infinito.
Purtroppo, prima che tutto venga alla luce, chi paga le conseguenze di questi blasfemi accordi sono il territorio ed i cittadini, che comunque non sono esenti da colpe per le loro scelte e connivenze.
Anche chi non approva il sistema è da ritenersi comunque responsabile dell’andazzo, perché subisce passivamente e non reagisce, e quando una città è così conformata, che una parte cialtrona spadroneggia e si fa beffe della parte sana che sa priva di coraggio, questa città non ha futuro.
A giugno abbiamo l’opportunità di stroncare un sistema di potere, che recentemente è salito agli onori della cronaca come… “sistema Terracina”, e sappiamo bene chi ne è l’ideatore.
Quindi, sta proprio ai cittadini dimostrare se c’è la volontà di scrivere la parola “fine” ad una politica distruttiva o se intendono far parte integrante del… “sistema Terracina”.
Infatti sarà il risultato delle urne a sancire Terracina come città succube e corrotta, o città redenta.
ANNULLIAMO LA… “MENTE”!
Germano Bersani
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