Non abbiamo interesse pubblicistico in questo piccolo intervento nell’entrare nel commento dettagliato dell’ultimo consiglio comunale, che pure ha avuto punti importanti di dibattito.
Da questa riunione ci periziamo però di evidenziarne le assenze di alcuni consiglieri della maggioranza del sindaco Giannetti.
Quattro, le assenze di “peso” nel momento delle importanti votazioni sulle delibere presentate, come quella dei servizi sociali e la valorizzazione del patrimonio culturale, affidati rispettivamente all’Azienda Speciale Terracina e alla Fondazione Città di Terracina.
Tre delle quattro assenze si sono registrate nel gruppo di Forza Italia, ed una in Fratelli d’Italia.
Assenze, che hanno fatto temere anche la mancanza del numero legale nella maggioranza.
Per Forza Italia, cronica e inconcepibile risulta dall’inizio della consiliatura l’assenza del forzista Augusto Andrea Basile, mentre il capogruppo Massimiliano Di Girolamo, operato nelle ore precedenti alla riunione, ha provato a stare seduto in aula, ma evidentemente il dolore fisico non era sopportabile e dopo 1 ora e 53 minuti dall’inizio dei lavori ha abbandonato lo scranno.
L’altra consigliera “azzurra”, Valentina Olleia, collegata da casa per quasi tutto l’arco dei lavori, al momento del voto ha interrotto la comunicazione e non ha votato.
Ci raccontano, che è stata impossibilitata ad esercitare il suo diritto per mera questione familiare.
Adesso, si possono fare tutti i retro pensieri possibili e immaginabili, ma non è la prima volta che su importanti votazioni il gruppo di Forza Italia, per un motivo o per l’altro, si astiene dal significare il suo appoggio alla maggioranza Giannetti.
Se qualche mese fa, in aula, il gruppo di Forza Italia non votò il bilancio dell’ente e pur considerando questo evento, per certi aspetti, giustificato dal tentativo di ottenere dalla coalizione un sistema di governo della città con più Metodo, Condivisione e Programmazione, questa volta la “fuga” dal voto è poco o nulla comprensibile.
Se è inconcepibile su tutta la linea possibile e immaginabile il comportamento del consigliere Augusto Andrea Basile, eletto dai terracinesi per sostenere le loro ragioni e assente 4 volte su 5 (la quinta è presente per non decadere dalla carica di consigliere comunale), entra nell’alveo della disorganizzazione partitica quello di Di Girolamo che pur claudicante avrebbe potuto chiedere di collegarsi da casa e quindi comodamente votare e della consigliera Valentina Olleia, che pur collegata da casa in “modalità mista”non ha votato.
A che gioco stia giocando Forza Italia non c’è dato sapere.
Una cosa è certa: il Partito Azzurro a Terracina, pur avendo tre rappresentanti in consiglio ed un assessore in giunta, sembra scoordinato, demotivato e forse alla ricerca di un percorso che a parole ha saputo spiegare bene ai cittadini (Metodo, Condivisione e Programmazione), ma che poi nella pratica politica quotidiana si perde per strada.
Chi è stato eletto in Consiglio comunale per lavorare nell’interesse della Città, del Partito che rappresenta e nella Coalizione con la quale si è firmato il programma di governare Terracina, non può “scordarsi” di presenziare nelle commissioni e in Consiglio comunale, soprattutto poi quando serve dimostrare coesione al progetto condiviso.
Se si sono perse le motivazioni, se non si ha più voglia dell’impegno politico e amministrativo, se il lavoro toglie gli spazi vitali all’impegno assunto con gli elettori, basterebbe dirlo apertamente e chiaramente, traendone le dovute conseguenze.
Nella città dalle mille ed una problematica, anche questo andazzo, proprio NO!
e.
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