La crisi politica che ha investito la maggioranza di governo della nostra Città sembra ormai essere arrivata ad un punto di non ritorno.
Consapevoli della delicatezza del momento, riteniamo che per scongiurare gli eventuali effetti nefasti derivanti dalla frantumazione dell’attuale quadro politico, che si scaricherebbero inevitabilmente sulla Città, sia indispensabile ritornare a ragionare seriamente in termini politici, analizzando i motivi della crisi (anche con tutte le autocritiche del caso) e mettendo in campo tutte le risorse possibili per ricominciare da capo ma con una certezza: non si possono stravolgere le maggioranze uscite dalle elezioni!
Per quanto ci riguarda intendiamo svolgere un ragionamento molto chiaro sui quelli che ci sono apparsi i motivi della crisi. E’ evidente che essi attengono prima di tutto alla scarsa collegialità nella vita dell’Amministrazione che è scaturita nella creazione di tanti piccoli “orticelli” dei quali ognuno si sentiva il proprietario. Ciò a scapito di una condivisa e, appunto, collegiale, azione amministrativa, fatto questo che se non opportunamente superato porta inevitabilmente ad incomprensioni e divisioni.
In secondo luogo, ci è sembrato del tutto fuori luogo, e fondamentalmente inutile, esporre i motivi di insoddisfazione con documenti che sono serviti soltanto a divaricare ulteriormente le posizioni.
Nonostante tutto, il P.R.I. ha mantenuto, ed intende mantenere, una linea di profonda coerenza rispetto al quadro politico che fino ad oggi ha governato la Città sulla scorta del mandato elettorale ricevuto dai Cittadini, e, pur nella esiguità della sua rappresentanza amministrativa, vuole richiamare tutte le forze politiche, Sindaco e singoli consiglieri ad un forte senso di responsabilità per rilanciare opportunamente una compagine amministrativa che ha solo iniziato un serio e profondo programma di risanamento e non solo economico della città.
Siamo assolutamente indisponibili ad assistere ad altre esibizioni muscolari o, peggio, a trattative tra singoli che avrebbero più il sapore dell’inciucio che del progetto politico. Crediamo, invece, soltanto alla ricerca di soluzioni praticabili e, soprattutto, utili e durature.
Abbiamo già assistito nel recente passato a situazioni del genere ed il risultato è davanti agli occhi di tutti: le consiliature sono andate avanti ma il risultato amministrativo è stato alquanto deludente. Ed è proprio in virtù degli errori del passato, anche nostri, che riteniamo che non si possano ripercorrere le stesse strade.
Quindi il PRI sostiene con forza il suo no sia alle esibizioni muscolari sia ad inciuci più o meno nobili!
Pensiamo, infatti, che se non si vuol dare altra linfa all’antipolitica imperante (e di esempi ce ne sono a iosa ) , dobbiamo ,tutti nessuno escluso, recuperare il senso profondo dell’impegno politico, anteponendo ad ogni interesse di parte il bene della Città, dimostrando nei fatti che si può fare una buona amministrazione al di là delle aspettative dei singoli o dei gruppi che tra l’altro, allo stato dei fatti, cambiano quasi alla velocità della luce.
QUESTO È L’UNICO MODO PER RICONCILIARE IL CITTADINO CON LA POLITICA E LA COSA PUBBLICA!
A questo punto della vicenda il P.R.I. di Terracina crede che sia indispensabile recuperare il bandolo della matassa provando a delineare un percorso complessivo che unisca ad una serie di priorità programmatiche una linea politica e comportamentale ampiamente condivisa.
Proviamo ad elencarle :
E’ evidente che questi sono solo alcuni dei temi che devono essere affrontati. Altrettanto evidente che per ogni priorità amministrativa individuata, dovranno essere opportunamente strutturate le risorse amministrative e di organico indispensabili. Poi poniamoci una scadenza per le opportune verifiche e per riprogrammare ulteriori priorità.
In questi giorni abbiamo assistito al deflagrare dell’Amministrazione intorno al discorso “rosa si, rosa no”. Pensiamo che sia un falso problema.
Ribadendo che, per quanto ci riguarda, il punto di partenza di ogni ragionamento è il mantenimento del quadro politico scelto dagli elettori nel 2011, all’interno della cornice programmatica, tutti, (Sindaco, Partiti, Consiglieri Comunali) dovranno muoversi esercitando le proprie prerogative e rispettando ognuno il ruolo dell’altro, eventuali subordinate non fanno altro che indebolire una vera ricerca di unità.
Poi con intelligenza e tenacia vanno ricercate anche soluzioni per la struttura della giunta, che allo stato dei fatti sembra l’ostacolo maggiore da superare.
Ci paiono quindi giuste sia l’esigenza manifestata dal Sindaco in ordine ad un suo coinvolgimento nella scelta componenti della Giunta, sia la richiesta di autonomia che proviene dai Partiti.
A tal proposito noi pensiamo che debba essere dato alla Città un segnale politicamente fortissimo che dia l’idea di una politica finalmente non più ripiegata su se stessa, ma proiettata verso il futuro. Il segnale che chiediamo a tutti, cominciando da noi stessi, è il seguente : i Partiti mantengano pure la propria autonomia nell’individuazione degli Assessori ma misurandosi e rapportandosi con il Sindaco in una ottica di seria e fattiva collaborazione.
Il Sindaco assecondi questo processo con attenzione, collaborazione e rispetto dei ruoli delle forze politiche, ed i partiti siano rispettosi del ruolo del Sindaco che, eletto da tutti, non deve mai essere di parte anche se ovviamente “appartiene” ad una parte.
Sindaco, partiti e consiglieri facciano tutti un passo indietro e due avanti, cercando un alto punto di incontro e non incoraggiando altre ed inutili suddivisioni.
Siamo certi che se ognuno metterà al centro delle proprie riflessioni il bene di Terracina ,non avrà difficoltà a ragionare su questa proposta.
Il PRI fin d’ora conferma che sarà disponibile solo a questo tipo di ipotesi.
Partito Repubblicano Italiano
Terracina