domenica 24 Novembre 2024,

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Terracina. “Dal primo consiglio comunale la riflessione del giorno dopo”

scritto da Redazione
Terracina. “Dal primo consiglio comunale la riflessione del giorno dopo”
Ieri il Consiglio comunale si è presentato al popolo, e non certo in un clima di allegria, la tensione era palpabile, tanto che la seduta è iniziata con quasi tre ore di ritardo.
Non posso ancora farmi un’idea sui nuovi eletti, ma ho notato con piacere che sono stati i soli ad essere adeguatamente abbigliati in modo consono alla sacralità del luogo.
Non esprimo nemmeno giudizi sui discorsi pronunciati, che le banalità che ho sentito non meritano analisi, ma non posso non aver notato che sono stati nominati assessori che nella passata consiliatura in qualità di consiglieri non hanno brillato, ed ho il presentimento che non dureranno molto.
Su alcuni veterani dell’aula consiliare non mi esprimo per non passare al turpiloquio.
E il sindaco? Non ho avuto l’impressione che esultasse per essere divenuto primo cittadino, anzi! Bah… vedremo, comunque sia quei nomi e quei volti secondo la fauna terracinese dovrebbero rappresentare le massime espressioni delle capacità e delle qualità della città, e prosit sia!
Sarei tentato di scrivere un libro per spiegare cosa sia oggi Terracina, ma per farlo dovrei scrivere una storia, sia pure in forma essenziale, delle questioni fondamentali che hanno contribuito a modellarla, e nel far ciò, dovrei resuscitare almeno trent’anni di scelte indomitamente tacitate da una dinastia politica che per raggiungere i propri scopi ha operato strategie traboccanti di clientelismo, affarismo, inganni ed intrighi, ma a che pro?
A che pro parlare ad un popolo che ragiona con la pancia e che preferisce la trippa alla virtù?
Avevo sperato che questa volta dopo dodici anni di follie disinvolte si scegliessero persone preparate ed autorevoli che instaurassero una stagione di serietà, scrivendo definitivamente la parola “fine” ad una gestione insensata e monarchica, invece no, la follia degenerativa continua, e dobbiamo subirci ancora personaggi tutto clientela, fumo negli occhi ed interessi personali.
Qualcuno ha scritto che è iniziata l’era Giannetti, spero che sia così, ma per il momento so solo che questa elezione ha rappresentato la quarta vittoria del… “graaande”, nonostante ci abbia dato dissesto, due commissariamenti, tasse vergognose ed una città in stato catatonico.
Sia chiaro che queste mie considerazioni non vogliono essere una critica in quanto esponente di uno schieramento politico, che non mi riconosco in nessuna bandiera, ma pensieri di un “terracinese” che ha sempre avvertito il dovere di raccontare quanto accade a Terracina.
L’accaduto lo conosciamo tutti, e nonostante ciò, la cabina elettorale ha premiato i… Barabba: un domani sarà compito della scienza medica spiegarlo.
Per quanto riguarda l’oggi non ci resta che sperare che la nuova governance non sia la quarta riedizione di amministrazioni che hanno sgovernato a colpi di immagine ed enunciazioni di principio, e che le promesse fatte in campagna elettorale non siano state aria fritta.
Un augurio più che doveroso dopo che ieri ho visto i soliti esibirsi in un cazzeggio autoreferenziale, in una centrifuga parolaia travestita da impegno istituzionale.
Una situazione davvero paradossale che perdura da decenni in questa svirgolata città, grazie ad un elettorato che non ha mai compreso come le elezioni amministrative siano l’occasione per imprimere un cambiamento, una svolta non solo a Terracina, ma per via indiretta anche alla propria vita.
Per onestà debbo però dire che le parole dell’architetto mi hanno dato una speranza.
L’ho visto chiaramente perplesso, e conscio della grande responsabilità di essere divenuto primo cittadino, e che ne avverta il peso, e spero che non si comporti da cameriere circondandosi di zucche vuote.
Spero che con il tempo tagli i rami secchi e scelga elementi pensanti, per non disattendere ancora una volta le aspettative dei cittadini, che Terracina potrebbe essere ben altro di ciò che è ora.
Ma, caro sindaco, alla base di tutto deve esserci un programma, un programma chiaro, semplice e preciso, che riesca subito a dare fiducia ai cittadini, e cancellare quei dubbi e quello scetticismo che oggi è così diffuso, perché la fiducia in chi andrà a governare, è la prima cosa che serve per potere ripartire.
Germano Bersani
Libero pensatore

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