Quella che raccontiamo è una storia singolare.
La storia di un terreno posto in zona dominante sulla città, di notevole pregio storico, culturale e paesaggistico, lasciato però in balia della monnezza e di possibili ed occulte mani che forse stanno tentando di accaparrarselo senza titolo alcuno.
E’ la storia di un “pezzo di terra” che si trova all’interno del parcheggio di via San Francesco, dietro le “Case di Affitto” e in prossimità delle mura in pietra calcarea squadrata e bugnata che sorreggono l’ex convento di San Francesco, che per decenni è stato anche l’Ospedale Civile di Terracina.
Un terreno, ma lo possiamo solo supporre, che dovrebbe rientrare all’interno del Parco della Rimembranza e del quale nessuno delle Istituzioni territoriali se ne cura.
Insomma, succede, che nottetempo mani anonime posizionano all’ingresso dell’ambito terreno una recinzione volante, che altrettante mani anonime e volanti immancabilmente tolgono.
E mentre tutto questo andirivieni di “mettere e togliere bandoni” accade da tempo (come ci confermano voci che vogliono rimanere anonime), nessuno di chi deve si accorge dell’ammuina per un terreno che potrebbe, ad occhio, essere parcheggio per almeno 20 auto; oppure piccolo giardinetto pubblico, volendo arredato anche con le ormai famose “panchine letterarie”.
Il nodo della proprietà e della funzione del terreno vanno in ogni modo risolte in tempi celeri, senza lasciare spazio ulteriore di manovra a malintenzionati approfittatori.
Quella stilata è una nota che entra a far parte della raccolta di quelle già pubblicate in tempi diversi e che lasciamo a futura memoria della cronaca cittadina.
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