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Terracina, della serie: “Voce fuori dal coro”

scritto da Redazione
Terracina, della serie: “Voce fuori dal coro”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un interessante intervento storico – didattico del nostro amato Camillo Pallocchitto conte di Barchi e Bisleri. Uno dei pochi individui deambulanti sul territorio comunale che si può fregiare del titolo – etichetta di: terracinese doc.

 

VOCE FUORI DAL CORO

A Mnemosyne

Quando Aulo Emilio, figlio di Aulo, gentilizio terracinese, si diresse verso il costruendo foro, era una mattina chiara e luminosa del decimo anno d.C.

Roma era grande e l’impero era il suo mondo.

Egli andava ad ammirare il lastricato in calcare che aveva commissionato ad apposite maestranze per onorare, nonché Roma ed Augusto, la città che l’aveva visto nascere.

Immaginò Aulo Emilio che un giorno il foro avrebbe preso il suo nome?

Certamente sì!

Oracolo di se stesso, tramandò l’iniziativa facendo incidere sulle lastre di fronte al tempio di Apollo l’iscrizione: ”A-Aemilius – A – F – Stravit  P-S-“ (Aulo Emilio figlio di Aulo pavimentò a sue spese), e con questo gesto si consegnò alla memoria futura.

Tarrakina – Terracina, gennaio 1989

 

Mnemosyne e i seguaci di Lete

Gli eventi che oggi si dipanano intorno al lastricato in calcare, pavimentato con soldi propri dall’antico terracinese, ci segnalano il daffare impegnato di soggetti posti tutti a siderale distanza da Aulo Emilio, figlio di Aulo.

Costoro, dimentichi della storia e della grandezza del luogo negoziano, come anime perse, per la dea Lete, gemella di Mnemosyne.

Terracina, novembre 2017

 

A Mnemosyne

“Non si può conoscere veramente la natura e il carattere di un uomo fino a che non lo si vede gestire il potere”

(Sofocle)

Demo di Colono – Atene, Grecia. 496 a.C. – 406 a.C.

Sempre Vostro
Camillo Pallocchitto conte di Barchi e Bisleri

A corredo, oltre all’elegante immagine di Camillo Pallocchitto, conte di Barchi e Bisleri, in esclusiva mondiale pubblichiamo il ritratto del trisavolo Conte Emperaire Bisleri, opera realizzata da Cézanne e dedicata ad – Egli – nel 1876. Attualmente il prezioso ritratto è ospitato presso il Museo d’Orsay, 1 rue de la Légion d’Honneur, 75007 Paris (France).

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