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Terracina. Dopo sei anni di purgatorio il Colavolpe riapre i cancelli

scritto da Redazione
Terracina. Dopo sei anni di purgatorio il Colavolpe riapre i cancelli

Era la vigilia della gara Terracina – Vis Velletri, in programma il 14 ottobre 2007, quando per ragioni di sicurezza e inidoneità dell’impianto, l’allora prefetto Frattasi dispose, a ragione, il divieto di svolgere manifestazioni sportive presso lo stadio comunale “Colavolpe”.
Da quel giorno sono cominciati 6 lunghi anni di purgatorio per tutti gli appassionati di calcio, terracinesi e non solo. Talvolta si è giocato con l’assenza dei soli tifosi ospiti, più spesso con l’assenza obbligata dei tifosi di casa o con l’impossibilità di acquistare il biglietto nel giorno stesso della partita.
Finalmente domani le porte del Colavolpe si riapriranno per tutti, senza divieti per nessuno. E sotto gli occhi della nazione grazie alle telecamere della Rai.
In occasione della partita con il Fondi spero di rivedere la straordinaria Curva Mare bollente e colorata come nei giorni migliori, ma anche di rivedere sugli spalti le famiglie terracinesi, da troppo tempo costrette a restare lontano dal Colavolpe. Ricambiando così anche gli immani sforzi compiuti dalla società del presidente Saturno.
Non è stato affatto facile risolvere il problema del Colavolpe. Fin dall’inizio del mio mandato amministrativo ho dovuto fare i conti con un’eredità pesante, piena zeppa di situazioni incancrenitesi nel tempo, ma questa dello stadio era certamente una delle più difficili e sentite.
Oggi posso dire che ce l’abbiamo fatta, eppure resta da sottolineare la cosa più importante: il destino del Colavolpe, adesso, è nelle mani dei suoi tifosi. Già l’atteggiamento positivo tenuto dalla tifoseria in questo primo scorcio di campionato si è dimostrato decisivo per convincere gli organi della Pubblica Sicurezza a rilasciare il sospirato “via libera”.
A maggior ragione non sarà tollerata in futuro da parte loro e della Federazione Calcio alcun comportamento illegale o antisportivo. Mi auguro quindi che chi ama davvero Terracina ed il calcio non voglia riportare le lancette dell’orologio indietro di sei anni. Sarebbe folle, sarebbe il vile tradimento del proprio amore.
In conclusione, mi sento in obbligo di ringraziare il prefetto D’Acunto, il vice prefetto Scipioni e il questore Intini per la fiducia accordataci, il locale commissariato di polizia e la dottoressa Cascella per i preziosi consigli, particolarmente durante i tanti lavori svolti dalla ditta incaricata di mettere in sicurezza l’impianto sportivo. Infine il nostro “prestigioso” assessore allo sport Mario Pescante e il geometra comunale Leone, direttore dei lavori.
Un’ultima cosa ancora: forza Terracina!

Nicola Procaccini
Sindaco di Terracina

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