Negli ultimi tre mesi abbiamo assistito a diversi fatti di cronaca a Terracina e ad episodi di disordine per cui è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine (e tutto questo nonostante la chiusura dei locali per via delle prescrizioni anti-COVID19), assolutamente preoccupanti, e che evidenziano una problematica grave di sicurezza e legalita’ nel nostro territorio, ma anche una grave emergenza sociale ed educativa per il coinvolgimento di giovani, ormai francamente abbandonati a se stessi, preda di sentimenti di disagio e frustrazione, acuiti dalla crisi pandemica ed economica, con la reclusione forzata e l’abuso di chat e social media.
Ultima in ordine di tempo la rissa scoppiata sabato sera 10 aprile scorso alla Pineta di Terracina tra una decina di giovani, terminata con un inseguimento da parte della polizia e una fuga in spiaggia che fa seguito a quella del 13 marzo scorso, nella centralissima Piazza della Repubblica, zona della cosiddetta MOVIDA, terminata con l’identificazione e la denuncia di tutti ragazzi del posto, di età compresa tra i 21 ed i 27 anni che dovranno rispondere del reato di rissa. Per non parlare dell’arresto del 12 aprile scorso per detenzione e spaccio di quantitativi ingenti di sostanze stupefacenti di un 33enne di Terracina, ora agli arresti domiciliari, da parte dei Carabinieri del NORM, o all’arresto, eseguito dalla Squadra Mobile di Latina all’interno di un apposito servizio di contrasto allo spaccio, il 17 marzo scorso di un altro residente a Terracina, colpevole del reato di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico.
E a questo aggiungiamo i numerosi casi durante l’estate di giovani minorenni ricoverati per coma etilico, mentre consumavano nei diversi locali della movida o la recente notizia del 23 marzo scorso di una festa privata “corredata” di stupefacenti, a Terracina, sventata dalle Forze dell’Ordine.
Anche a Terracina sembra poi in crescita il fenomeno delle baby gang, come quelle tristemente presenti nel video del 27 febbraio scorso a Latina con giovani, in gran parte minorenni e coperti da un passamontagna, con in mano banconote e bastoni che simulavano colpi di arma da fuoco, gang già peraltro attive da anni, con diversi episodi segnalati e perseguiti anche dalle forze dell’ordine, con una citta’ assolutamente carente dal punto di vista degli spazi dedicati ai giovani, i quartieri periferici ridotti a dormitori e le aree verdi che, non presidiate e non videosorvegliate, sono sottoposte a episodi di vandalismo oltre a diventare facile ricettacolo di piccolo spaccio e consumo di droga.
Ci sono ormai zone della Città come la Pineta, Piazza della Repubblica, la Darsena, il Porto, vari parchi pubblici, soprattutto l’Area Chezzi, il Centro Storico, zone come il quartiere Le Capanne (ex Stazione degli Autobus), il Polo Trasporti (ex- stazione ferroviaria), le aree verdi nei pressi dell’ospedale, e i quartieri abbandonati di Calcatore e Borgo Hermada che sono ormai in gran parte zone “off limits” e che difficilmente sono frequentabili anche a causa di una carente illuminazione pubblica, e questo non può essere sottaciuto. Recentemente il 7 marzo scorso, perfino il prezioso Centro Storico di Terracina, perfettamente illuminato, è stato teatro di un atto presumibilmente vandalico molto grave come quello di aver divelto uno dei pesanti dissuasori che delimitano l’ingresso al Foro Emiliano.
I cittadini di Terracina ormai si sentono abbandonati a loro stessi, privi di un indirizzo amministrativo che metta al primo posto la sicurezza dei cittadini con gli opportuni controlli e sanzioni, con un insufficiente apparato di sorveglianza e controllo, tenendo conto che ad oggi ancora non sappiamo se il sistema di videosorveglianza di Terracina è certificato dalla Prefettura, atto indispensabile per poter accedere ai finanziamenti ministeriali, e il Comune di Terracina non sembra partecipare a nessun bando di finanziamento (in Provincia di Latina ad esempio hanno partecipato e vinto il finanziamento ministeriale San Felice Circeo, Sabaudia e Formia e sono ben 428 i Comuni italiani finanziati!). Inoltre non riteniamo il progetto “Terracina sicura” proposto nell’ambito del bando promosso “per la promozione di interventi volti a favorire un sistema integrato di sicurezza nell’ambito del territorio regionale” con richiesta di miseri 39.997 euro per acquistare e installare 5 telecamere mobili da posizionare, a seconda delle necessità, in varie zone del territorio comunale (di cui peraltro non conosciamo l’esito, ovvero se aggiudicato o meno) per nulla sufficiente. Come del resto ci sembrano francamente insufficienti le risorse economiche inserite nel Bilancio previsionale 2021-2023 che alla voce “Sistema integrato di sicurezza urbana” prevede di impiegare la misera somma di 76.000 euro per i prossimi 3 anni. Inoltre non sappiamo se il sistema di sorveglianza, che risale ormai al 2017, è perfettamente funzionante e quotidianamente consultato dalle Forze dell’ordine per le loro indagini, anzi riteniamo doveroso da parte dell’Amministrazione che ci informi dello sullo stato dell’arte e sulla della capillarita’ e funzionalita’ ottimale del sistema di sorveglianza con una comunicazione aggiornata e specifica in merito.
Inoltre è ormai cronica, ed a conoscenza di tutti, la crisi, ci auguriamo non irreversibile, in cui versa la Polizia Municipale di Terracina, la quale comunque cerca di operare al meglio, mentre è proprio di questi giorni la notizia di uno sciopero indetto proprio per le gravi e perduranti carenze di personale, per le croniche carenze organizzative, sulla non sufficiente fornitura di dispositivi di protezione individuali e soprattutto perché non si sono ancora realizzati quei progetti di sicurezza urbana e stradale, mentre ringraziamo doverosamente tutte le Forze dell’Ordine che nonostante le carenze di organico provano a fronteggiare la situazione, che sta peggiorando sicuramente anche a causa della pandemia e della crisi economica.
“Abbiamo continuato ad assistere, nonostante le prescrizioni di contrasto al COVID19, ad assembramenti incontrollati nei luoghi di svago o negli spazi aperti non presidiati, con una Amministrazione molto tollerante e poco attenta alle potenziali fonti di contagio, che non emette ordinanze in merito, non rafforza la Polizia Municipale e soprattutto non previene, non educa e non controlla. Da troppo tempo si distoglie l’attenzione dalle conseguenze della diffusione della sub-cultura della Movida “facile”, ritenuta da alcuni risorsa per una “bella vita”, divertimento e guadagno facile, con Terracina addirittura pubblicizzata su vari siti web come città per divertimento di giovani, meta prescelta per weekend e vacanze. Noi di Europa Verde pretendiamo invece, per questa Città, regole chiare e un coordinamento delle forze in campo per effettuare un continuo controllo ed un costante monitoraggio e progetti di educazione sociale e civica che vadano nella direzione di una ecologia del comportamento sociale. Oggi apprendiamo addirittura che la Polizia Municipale di Terracina ha dichiarato uno sciopero per richiamare l’attenzione della Amministrazione sulle gravi carenze di personale e organizzativo ma anche progettuale. Il lassismo e il permissivismo, in nome del turismo a buon mercato della “movida”, che fa comodo a qualcuno ma scarica i costi e i disagi sul resto della collettività non può essere tollerato. Questo ci spinge a chiedere uno sforzo speciale in questi mesi (in previsione dell’estate) all’Amministrazione affinchè si impegni concretamente, in collaborazione con le forze dell’ordine, e impieghi risorse su iniziative che garantiscano una maggiore sicurezza del territorio, con il potenziamento della Polizia Municipale, il rafforzamento del sistema di videosorveglianza, la prevenzione e il perseguimento dei reati di spaccio, consumo di droghe e vandalismo, e maggiori garanzie di sicurezza sanitaria per i cittadini e i turisti, per ridurre il concreto rischio di pagare tutti le conseguenze di cattivi comportamenti, a livello sanitario ed economico, soprattutto in previsione delle anticipate riaperture del 26 aprile. E’ necessario coinvolgere da subito anche la Prefettura di Latina sul piano del contrasto dei fenomeni, aprendo un tavolo se necessario per raccordare tutte le Forze dell’Ordine, ma anche le Scuole e i Servizi Sociali sul piano della prevenzione dei fenomeni di violenza minorile, consumo e spaccio, e tutte le Associazioni di Categoria sono chiamate alla massima vigilanza, ma questo potrà avvenire solo se esiste una piena presa di coscienza e consapevolezza del fenomeno e una adeguata assunzione di responsabilità. Chiediamo inoltre e da subito che l’Amministrazione si impegni con provvedimenti espliciti e con continue esortazioni a comportamenti più diligenti, invitando e sollecitando tutta la cittadinanza a vaccinarsi in modo da rendere il più possibile “Terracina covid-free” e fornendo linee guida chiare e facilmente applicabili a tutte le attività presenti nel territorio per garantire la sicurezza sotto ogni punto di vista, ulteriormente necessaria con l’estate alle porte e con un flusso turistico che ci auguriamo tutti sia ingente, ma al quale evidentemente abbiamo il dovere di essere molto meglio preparati” dichiarano Gabriele Subiaco, Co-portavoce di Europa Verde Terracina, e Maria D’Aponte, referente del FORUM Legalita’ e Sicurezza di Europa Verde Terracina.
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