Europa Verde Terracina presenta istanza di accesso agli atti e un dettagliato esposto a tutti gli Enti coinvolti nell’iter autorizzativo, invero sorprendentemente velocissimo, al Comune, alla Regione Lazio, al Ministero dei Beni Culturali, alla Soprintendenza, alla Capitaneria di Porto rilevando che il cantiere in questione incidera’ severamente sull’ambiente e sul paesaggio della zona interessata posta sul Lungomare di Terracina, zona di elevato pregio. Nell’esposto chiediamo a tutti gli Enti coinvolti nell’iter autorizzativo di verificare il rispetto delle norme e la regolarità dell’iter, la rispondenza di quanto autorizzato rispetto all’autorizzabile, il rispetto delle norme e delle prescrizioni contenute all’interno delle autorizzazioni concesse, nonché l’effettiva portata degli interventi edilizi in programma e la rispondenza di quanto sarà realizzato all’effettivo autorizzato, onde escludere un loro impatto negativo sull’ambiente ed il paesaggio a maggior tutela dell’interesse della collettività.
In un recente comunicato stampa del Comune di Terracina, si afferma poi che la questione della Rigenerazione Urbana non è una questione politica. Noi di Europa Verde Terracina, nuova forza politica nata poco meno di un anno fa, pensiamo invece che la questione è squisitamente politica come dimostrano le scelte fatte in questi anni, e lo motiviamo come segue:
“A Terracina sta ormai iniziando una pericolosa sperimentazione (ci si vanta infatti di essere uno dei pochi Comuni ad adottare questi “nuovi” regolamenti!) della applicazione di alcuni dei peggiori effetti della Legge sulla Rigenerazione Urbana, legge che pero’ invero non obbliga affatto i Comuni a perseguire le misure più favorevoli al privato, come sembra invece aver fatto il Comune di Terracina. Ecco, nonostante chi amministra questa Città cerchi di arrampicarsi sugli specchi, per giustificare certe scelte, si conferma invece che tutte le scelte che si sono fatte riguardo alla applicazione locale della legge sulla Rigenerazione Urbana sono scelte meramente politiche che hanno un indirizzo chiaro cioe’ quello di soddisfare al meglio gli interessi di pochi “privati” (costruttori ed imprenditori) e non quello di favorire invece il bene di una intera collettività, coinvolgendo i cittadini e le loro reali necessita’ e che pure invece con gli articoli 1 e 2 della stessa Legge avrebbe potuto trarre beneficio, articoli che invece non sono stati realmente considerati. Una politica di gestione del territorio, perché di questo parliamo, ancora più discutibile in una situazione di incertezza pianificatoria che vede un Piano Paesistico Territoriale Regionale (PTPR) annullato dalla Consulta ed un Piano Utilizzazione Arenili (PUA) locale che risale al 2003 e il cui adeguamento del 2012 non ha mai completato la VAS ma anche una Città che “vanta” degli indicatori sul consumo di suolo, sulla disponibilità di verde urbano e di parcheggi a dir poco carenti in confronto ad analoghe citta’. E’ poi davvero triste che tutto questo sia stato fatto negli ultimi tre anni con l’approvazione di un intero Consiglio Comunale senza alcuna voce di dissenso, visto che tutte le delibere di recepimento locale degli articoli della legge 7/2017 sono state votate sempre all’unanimità dei presenti, inclusa la cosiddetta “opposizione” consiliare che evidentemente condivideva, o non ha valutato con la giusta attenzione, questo indirizzo di gestione del nostro territorio. Nel frattempo abbiamo anche inviato al Comune di Terracina e alla competente Direzione Regionale le nostre ragionate osservazioni in merito al Programma Integrato di Intervento ai sensi della Legge Regionale n. 22/1997-Adozione variante di cui alle quattro delibere di Consiglio, anch’esse approvate all’unanimità dei presenti, il 28.7.2020, che prevedono un volume complessivo di quasi 100.000 metri cubi di nuovo edificato residenziale e commerciale. Una vera colata di cemento che sta per abbattersi sulla Città.” dichiara Gabriele Subiaco co-portavoce di Europa Verde Terracina.