La foto sono, come ogni domenica mattina, impietose e ci raccontano in maniera chiara di una distorsione delle relazioni sociali tra i giovani e meno giovani di Terracina ma anche e soprattutto (in grande numero) provenienti da tante città della provincia pontina e ciociara.
Ci raccontano poi di una costante, almeno dal 2011: quella di fare di Terracina, in maniera perniciosa e senza uno straccio di regolamentazione, la città principe del beverage.
Città che ha avuto in questi anni e in particolari zone di essa meno controlli sul territorio, paradossalmente con più locali dediti a queste attività di mescita alcolica e quasi tutti “accollati” gli uni agli altri senza soluzione di continuità tra di loro.
Tanto che oggi, dopo 11 ben anni dall’inizio di questo nefasto percorso, il problema della “malamovida” esplode in maniera dirompente.
Si badi bene, non siamo contrari a chi ha investito su questo tipo di target economico, ma vorremmo porre l’accento sul percorso politico di indirizzo che le amministrazioni (due – due) non hanno mai indicato, lasciando al motto del “laissez-faire” chi voleva cimentarsi in questo tipo di impresa, molto remunerativa a breve termine.
Qualche anno fa un imprenditore del beverage che va per la maggiore ci confidava che il suo locale scaricava 10 mila euro di alcool la settimana, e allora si comprende bene dove sono i “guadagni” facili e dove, di riflesso, vanno a finire i guasti al sistema sociale e di relazione dei ragazzi e i costi delle loro performance notturne.
Se poi rileggiamo, da interviste rilasciate alla stampa scritta (facebook era vietato anche in quell’epoca) da un “primus inter pares” di peso euro politico e calvizia tricologica evidente, che tra le caratteristiche rinomate della città vi erano nell’ordine: la movida, le buona cucina e le bellezze storiche e architettoniche, si può capire meglio perché la città è ridotta in questi termini.
Con poche speranze di salvezza per i giovani, gli anziani, gli imprenditori e tutte le altre truppe cammellate che compongono Terracina.
Amen!
MCT
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