Tra i traguardi raggiunti nella cosiddetta rivoluzione dolce “Procacciniana”, di recente regolata anche sulle frequenze “Sciscioniane”, sicuramente un dettaglio non va trascurato, questa Amministrazione è riuscita nell’ardua impresa di mettere d’accordo componenti giovanili anche di orientamenti diversi in un’unica, sola ma inamovibile presa di posizione: L’amministrazione peggiore che Terracina ricordi.
Il riferimento è d’obbligo alla nota stampa dei giovani del PD che attenuati i loro interventi negli anni passati, chiedono, a ragion veduta, il conto all’attuale gestione della Città. Credevamo, noi di Giovane Italia, che dieci anni di passata amministrazione ci avessero consegnato l’esempio, di come non si guida una città, o quantomeno lo spunto per chi come noi, si definiva volto nuovo e giovane a portare questa chimera della rivoluzione dolce. Il disastro che invece si sta compiendo in questi mesi ci ricorda invece di non porci mai limiti al meglio, ancor meno al peggio.
Nonostante questo, l’illusione e l’aspettativa rimangono, perché dopo essere stati la sola realtá politica giovanile ad uscire pubblicamente dimostrando tutta la nostra contrarietá ad un modo di amministrare la cosa pubblica che non ci si addice, ci fa piacere immaginare che anche solo con un nostro piccolo intervento abbiamo potuto sensibilizzare e spronare altre persone su temi trattati da tempo, sul rimpasto contentino, sul gioco della poltrona, sulla politica con la “p” minuscola, mascherati da un paventato perbenismo sul bene della città, sullo spettro del commissariamento e sui soliti tentativi di individuare il capro espiatorio al di fuori dei politici locali additandolo ora in Provincia, ora in Regione, ora chissà dove. Giovane all’anagrafe chi doveva portarci la rivoluzione dolce, ma non nei modi politici.
Anche se cauto, il nostro entusiasmo va quindi, a chi crede ancora che questo modo di fare politica possa essere cambiato, a chi prende una penna e scrive la propria protesta, a chi usa ingegno e intelletto nel mettere all’angolo un’Amministrazione che ormai comincia a realizzare che le sue pubblicità, i suoi specchietti per allodole e comunicati non serviranno a cambiare un voto che si tenta con tutte le forze di rimandare il più possibile; l’ennesimo rimpasto ne è la prova, e guarda caso arriva dopo l’approvazione del Bilancio.
Giorgia Rapone
Vice Coordinatrice Circolo Giovane Italia Terracina