Tra i 32 destinatari dell’avviso di conclusione indagine, c’è anche l’ex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, che pare orami fuori dalla politica e non sembra essere della partita per le amministrative che si terranno il 14 e il 15 maggio. Tra gli altri indagati altri nomi emersi nell’inchiesta Free Beach che, a luglio 2022, portò a una serie di arresti e alla caduta dell’amministrazione Tintari, con il commissariamento disposto dal Prefetto.
Ad essere destinatari dell’avviso di garanzia, quindi, anche l’ex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, l’ex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e l’ex assessore di Fratelli d’Italia, Luca Caringi.
Diversi i capi di imputazione: abuso edilizio, turbativa d’asta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli indagati anche funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori.
Le indagini su Terracina, nonostante l’archiviazione dell’europarlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dall’accusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione, continuano. E rimarrebbe sempre in piedi l’approfondimento investigativo iniziato dalla DDA, oltreché ai sequestri di stabilimenti che ancora avvengono copiosi sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Da ultimo il nuovo sequestro del Sombrero a Terracina i cui proprietari, ad ogni modo, hanno vinto con il Comune una battaglia amministrativa: il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio stabilita dal Comune e ha fissato l’udienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Concessione balneare salva, sebbene la struttura abbia i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.