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Terracina. Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2021 monitora le acque di balneazione di Terracina

scritto da Redazione
Terracina. Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2021 monitora le acque di balneazione di Terracina

E proprio dalla cattiva o mancata depurazione e dall’inquinamento delle acque – con un punto su tre risultato oltre i limiti di legge lungo le coste, uno su quattro nei laghi campionati nel 2020 – che il 3 luglio sono ripartite Goletta Verde e Goletta dei Laghi, le due storiche campagne di Legambiente giunte rispettivamente alla 35esima e 16esima edizione https://www.legambiente.it/golettaverde-map/, che, con il motto” “non ci fermeremo mai hanno ripreso il largo dopo la pausa loro imposta dalla pandemia la scorsa estate, con numerosi progetti, iniziative e operazioni di citizen science che puntano a non abbassare la guardia sulla qualità dei mari e dei laghi. Partner principali delle due campagne, anche per il 2021, sono CONOU, Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, che grazie alla raccolta e rigenerazione di un rifiuto pericoloso ha consentito all’Italia di diventare una realtà di eccellenza in Europa nel settore dell’economia circolare, e Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Media partner il mensile di Legambiente, la Nuova Ecologia.

Per il quinto anno consecutivo Terracina si conferma con una buona qualita’ delle acque di balneazione, una delle migliori della Regione Lazio, come dimostrano i dati ufficiali di dettaglio https://www.legambientelazio.it/il-monitoraggio-di-goletta-verde-sulle-coste-del-lazio/ presentati a Roma il 15 luglio scorso durante una conferenza stampa. Come oramai noto, i parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.”

Anche quest’anno tutta l’attività (campionamenti, analisi e report), coordinata dalla Dott.ssa Annalaura Rossi, ecologa, membro del Direttivo e referente del Circolo Legambiente Locale, nei punti stabiliti (Spiaggia di Levante- Foce Canale Navigazione, Spiaggia – Porto Badino, Spiaggia – Foce Fiume Sisto), è stata effettuata dal Circolo Legambiente locale in collaborazione con una squadra del Laboratorio “Goletta Verde a Terracina” dell’ITS A. Bianchini composta da Noemi Di Giorgio, Giorgia Cerilli, Elisa Di Prospero, Piersettimo Pagani, laboratorio diretto dalla Prof. ssa Angelina Fruggiero, responsabile del Laboratorio Chimico dell’Istituto, con il supporto della Prof.ssa Simonetta Coccoluto e Prof.ssa Tonia Alla.

Oramai da quattro anni è attiva nel territorio di Terracina una task force di monitoraggio e che vede protagonisti Legambiente Terracina, ITS A. Bianchini, Capitaneria di Porto-Guardia Costiera, Acqualatina SpA, aderenti al Contratto di Costa dell’Agro Pontino, insieme ai Comuni di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Sezze, Sermoneta, l’Ente Parco Nazionale del Circeo, il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, la Camera di Commercio di Latina e Unindustria. La task force, cosi’ come fortemente auspicata da Legambiente Lazio, https://www.legambientelazio.it/dossier-mare-monstrum-di-legambiente/ prevede una rete di punti di prelievo nelle zone maggiormente a rischio, non solo sulla costa ma anche all’interno della rete idrografica dei fiumi e dei canali del nostro territorio e una serie di campionamenti e successive analisi per individuare e segnalare immediatamente le aree maggiormente critiche e poter intervenire tempestivamente. Ricordiamo sempre che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli e ai dati ufficiali, che sono di responsabilità dell’ARPA, ma punta ad evidenziare le criticità e le carenze ancora, purtroppo presenti, nella capacità di depurazione e nei sistemi depurativi attraverso campionamenti effettuati nei punti di ‘maggior rischio’ presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente locali e dagli stessi cittadini anche attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso si trovano sulle nostre spiagge e che rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano in mare.

Rilevante, nel nostro percorso di tutela ambientale, è stata ed è la collaborazione del Circolo con Acqualatina S.p.A attiva da anni e in fase di ulteriore rafforzamento con la costituzione di un Centro di Educazione Ambientale incentrato proprio sull’ uso e riuso della risorsa idrica. In questi anni, Acqualatina SpA, anche su nostre segnalazioni, ha effettuato molti interventi su rete fognaria e impianti di depurazione, contribuendo al miglioramento delle acque costiere e all’ottenimento anche delle Bandiere Blu. Tra i vari lavori, ricordiamo oltre la dismissione del vecchio depuratore “Le Cave”, con il dirottamento della fognatura verso l’impianto di Borgo Hermada, la costruzione della condotta fognaria costiera proprio per servire al meglio la Riviera di Levante, grazie alla collaborazione con Legambiente e su input della squadra di Goletta Verde 2016, che ha restituito a Terracina un importante tratto di costa, per tanti anni inutilizzato.

Altrettanto importante la collaborazione del Circolo con la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Terracina che ha intensificato le attività investigative con importanti iniziative di verifica dell’inadeguatezza degli impianti di depurazione, la presenza di scarichi idrici illegali e l’abbandono sul territorio di grandi quantità di rifiuti non correttamente trattati con sequestro di impianti di stoccaggio e trattamento di rifiuti soprattutto di tipo plastico in prossimita’ di canali e fiumi. Particolarmente importante è stata infatti l’attuazione anche a Terracina, per merito del locale Comando, dell’operazione globale ambientale denominata “30 days at sea 3.0”, pianificata a livello internazionale dall’INTERPOL, che ha visto la partecipazione di 67 Paesi in tutto il mondo.

“Il nostro Laboratorio, partito con il progetto PON-MIUR “Da Goletta Verde alle Sentinelle del Mare”, uno tra i 14 progetti PON 2014-2020 – Fondi strutturali europei, tutto certificato da Legambiente ed operativo sul nostro territorio per tutto l’anno, per monitorare l’inquinamento organico (presenza di batteri fecali e germi patogeni derivante da assenza di depuratori, di reti fognarie o dal cattivo funzionamento di tali sistemi), si è dotato, in questi anni, di strumenti e strutture idonee come il GC-MS, IR, Spettrofotometro UV-Visibile, per poter estendere il monitoraggio periodico anche alle microplastiche, ai fertilizzanti chimici (fosfati e nitrati), ai pesticidi e ai diserbanti, oli minerali, idrocarburi, ammoniaca, solventi. Cioè a tutte quelle sostanze chimiche che, come messo in evidenza ormai da anni dall’ISPRA (l’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale) nei rapporti annuali sullo stato delle acque italiane, inquinano gravemente i corpi idrici, le acque continentali e quelle marine, producendo effetti dannosissimi sulla flora e sulla fauna, con gravi pericoli anche per l’uomo, effetti che non rimangono localizzati nelle zone di scarico, ma si fanno sentire spesso a distanze notevoli. Il nostro obiettivo è quello di diventare un centro di monitoraggio completo delle acque di tutto il nostro territorio che possa operare stabilmente all’interno del Contratto di Costa dell’Agro Pontino, coordinato dalla Provincia di Latina, e dei Contratti di Fiume Ufente e Amaseno) associato ad una rete di punti di monitoraggio sui corsi d’acqua (Linea Pio, Portatore, Ufente, Amaseno, Sisto, etc.) e sui laghi (iniziando da quello di Fondi per una iniziativa specifica di monitoraggio per le microplastiche) da cui derivano le gravi forme di inquinamento come il #marinelitter, le microplastiche e l’inquinamento da agenti chimici, tutti fattori che agiscono a monte e che poi vanno a compromettere inevitabilmente la qualità delle acque del nostro mare”, dichiara la Professoressa Angela Fruggiero, Responsabile del Laboratorio.

“Il controllo e la valutazione della qualità delle acque di un intero territorio come quello di Terracina, su cui agiscono quotidianamente fattori e pressioni di ogni tipo, è un problema di enorme complessità. Da questo punto di vista, è evidente che quanto viene fatto, con enormi sforzi, da Legambiente attraverso la storica campagna di Goletta Verde e Goletta dei Laghi, cioè il campionamento e l’analisi microbiologica puntuale delle acque di balneazione, rappresenta un contributo importante ma certamente non esaustivo alla soluzione del problema. Crediamo fermamente che la qualità delle acque di Terracina dipende da quanto avviene a monte e siamo particolarmente soddisfatti di aver consolidato nel tempo una ottima collaborazione con Acqualatina SpA e Capitaneria di Porto-Guardia Costiera per la prevenzione e la sorveglianza dell’inquinamento ed essere sottoscrittori e attivi nei Contratti di Costa dell’Agro Pontino, nei Contratti di Fiume del Fiume Ufente e Amaseno ed aver partecipato il 6 maggio scorso alla Assemblea generale dei Contratti di Fiume e di Costa dell’Agro Pontino. Saremo in prima linea anche nel prossimo Contratto di Lago per il Lago di Fondi in fase di predisposizione su proposta di Legambiente, portando la nostra competenza e riattivando una ipotesi progettuale già discussa con il Parco Ausoni sul monitoraggio delle microplastiche nel lago. La valutazione della qualità delle acque superficiali tutte e dello stato di salute dell’ecosistema deve infatti essere affrontato in modo sistemico andando ad analizzare tutte le potenziali fonti di inquinamento che sono molteplici e specifiche per ogni territorio, anche analizzando le componenti chimiche di inquinamento (nitrati, fosfati, pesticidi, diserbanti, etc), metalli, olii, idrocarburi, plastiche (micro e nano) e altri elementi chimici e non. C’è bisogno di far nascere tanti progetti di monitoraggio, come quello che abbiamo proposto, come Circolo, che prevedono la cooperazione e la partecipazione di Enti preposti (come Provincia, ARPA Lazio, Acqualatina SpA, Comuni, Consorzi di bonifica, Capitaneria di Porto- Guardia Costiera, etc), associazioni di volontariato e scuole finanziati anche con il contributo di fondi pubblici per affrontare il tema utilizzando in maniera sinergica le risorse e le competenze. Progetti in grado di tenere sotto controllo la qualità dell’ecosistema acque durante tutto il corso dell’anno, di rilevare tempestivamente le criticità e di intervenire rapidamente su un territorio come il nostro che vede non solo la minaccia dell’inquinamento e quella climatica ma anche quella della siccità e della salinizzazione del terreno e della falda.” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e Consigliere Nazionale Legambiente.

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