Le vacanze Pasquali non hanno evidentemente restituito serenità al Consigliere Marzullo che, al suo ritorno, si è inquietato perché il sottoscritto ha messo in evidenza una cosa che è sotto gli occhi di tutti : il suo voto espresso in Commissione Servizi Sociali.
La sua puerilità è talmente grande da fargli motivare quel suo voto con una discussione col Presidente del Consiglio. Confesso : nella mia vita politica di scuse più o meno divertenti per giustificare scelte inspiegabili ne ho sentite tante, ma questa è la più divertente in assoluto.
Inoltre, non contento della ridicolaggine raggiunta, Marzullo aggiunge un argomento che, politicamente , è un aggravante. Confessa di aver aggiunto il proprio voto a quelli di Forza Italia PUR ESSENDO QUESTO VOTO ININFLUENTE !. E già perché poi la Vice Presidenza sarebbe arrivata per “Grazia Ricevuta” al tizio in questione. Eh no, caro Marzullo . Le chiacchiere stanno a zero e i fatti sono fatti . Lei ha barattato il suo voto per avere la tanto agognata Vice Presidenza. Cosa non si farebbe per una poltroncina!.
Il Consigliere poi, con la sua consueta eleganza, non riesce a non dar corpo alle ossessioni che evidentemente ormai popolano la sua mente. In particolare è ossessionato dal fatto che mia moglie sia una dipendente dell’Azienda Speciale. Talmente ossessionato che è arrivato al punto di chiedere informazioni “ad personam” come se questo rientrasse nelle normali attività istituzionali di un Consigliere Comunale. Ma, come tutte le persone ossessionate, Marzullo qualche errore lo fa. Mi permetto perciò di dargli qualche suggerimento. Intanto nello scrivere comunicati dovrebbe essere più attento e preciso nel citare dati e date. In secondo luogo le informazioni che cerca potrebbe reperirle in un modo semplicissimo invece che inondare il web di “strilli e strepiti”. Potrebbe, per esempio, chiedere a qualche dipendente dell’Azienda Speciale ,a lui particolarmente vicino per motivi politici e sindacali, quali sono state le procedure attuate poiché per tutti è stato seguito lo stesso procedimento. A qualcuno degli stessi, poi, potrebbe chiedere tutte ma proprio tutte le altre informazioni che vuole. E le avrebbe, proprio perché quei dipendenti vicinissimi a Marzullo, prima di mia moglie, hanno seguito la procedura di assunzione, vedendosi tutti riconosciuti, sia chiaro, gli stessi diritti. Perché Marzullo non chiede informazioni in questo senso? Forse l’appartenenza al suo Partito o al suo Sindacato creano una forma di immunità a prescindere? O Marzullo pensa che ci siano diritti limitati per i congiunti di coloro che fanno politica?
E veniamo alla demagogia, spicciola e da quattro soldi, contenuta nell’emendamento di cui il suddetto parla.
Marzullo vorrebbe introdurre in modo surrettizio una forma di incompatibilità per alcuni Consiglieri Comunali. Una incompatibilità non stabilita da alcuna legge, né dal T.U.E.L., né dalla legge anticorruzione, né da altre norme.
Ricordo a Marzullo che nel Comune di Terracina ci sono stati Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali che hanno esercitato legittimamente il proprio ruolo avendo mogli, fratelli e sorelle come dipendenti comunali. Cosa avrebbero dovuto fare: uscire ogni volta dalla Giunta e dal Consiglio?
Ma il punto è esattamente questo . In modo assolutamente artificioso, fuori da ogni regola, in dispregio del dettato costituzionale e con una demagogia becera, Marzullo tenta di nascondere il maldestro tentativo di impedire a me e ad altri Consiglieri Comunali di svolgere il nostro ruolo, cercando di escluderci, ingiustamente, dalle discussioni e dalle votazioni che, guarda caso, sarebbero proprio quelle nelle quali si esaminano e si votano i Bilanci cioè gli atti fondamentali del Comune. Quegli atti che, eventualmente non passassero, provocherebbero lo scioglimento del Consiglio Comunale. Forse per questo vorrebbe che il Bilancio Consuntivo del Comune e quello dell’Azienda Speciale venissero votati insieme. Pensate che genio!
Il Consigliere Marzullo dovrebbe una volta per tutte capire che la diversità che mi sventola davanti ogni volta a me non fa né caldo né freddo . Lui che si riempie la bocca di richiami all’onestà, sappia che manca della forma di onestà più importante di tutte : quella intellettuale.
Valerio Golfieri