Un luogo dove tante persone convivono, e lavorano, e portano avanti progetti.
Se vivi in una città con panorami stupendi, intrisa di storia, ricca di natura e buon cibo e un clima piacevole, e sai amministrarla bene, non puoi che trovarti con tutti gli ingredienti giusti per qualcosa di grandioso.
Se invece pensi solo al profitto, e non ti adegui ai tempi, e lasci che l’incuria domini incontrastata, senza le dovute misure di rinascita e riqualificazione, lasciando che si inquini senza requie, e magari si costruisca ad cazzum, e non educhi i tuoi cittadini al rispetto del luogo dove vivono, ignorando i problemi quotidiani di chi è costretto a vivere nel degrado, allora la rovina è assicurata.
Eppure questa città ne possiede tanta, di bellezza.
E il tramonto (specie quelli di dicembre) la fa brillare tutta.
Il mio post non è di critica, è piuttosto di auspicio”.
Martina Iannetti
Post ripreso da facebook, oggi 30.12.2022
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Si ritiene che la nota non rappresenti solo una garbata critica e un auspicio a fare meglio nell’anno che sta per entrare ma che, fuor di metafora, è anche una tragica e plastica rappresentazione di come è ridotta la città di Terracina: sul piano politico, sociale, economico, imprenditoriale e di prospettiva futura.
Evidentemente alla maggioranza relativa dei votanti terracinesi, paradossalmente, non interessa una Terracina migliore ma l’approdo finale ad una personale situazione di vantaggio, vero o presunto, non fa differenza.
L’evidenza di riflesso per tale perniciosa usanza è la qualità della classe dirigente che questa maggioranza relativa di cittadini votanti elegge, che condanna per intero una comunità e un territorio che meriterebbe migliori fortune.
Un sereno e laborioso 2023.
La redazione
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