Apprendo dai social che il segretario del Partito Democratico di Terracina ha sporto querela contro ignoti per l’affissione di un volantino denigratorio, anonimo, apposto sui manifesti di alcune donne candidate alla carica di consigliere comunale per le amministrative del 2016.
Ritengo che bene abbia fatto il segretario Ivano Giuliani a rivolgersi alle Forze di Polizia, perché è intollerabile in un contesto democratico non poter esprimere liberamente il proprio credo politico e l’impegno che si vuole eventualmente assumere in favore della città di Terracina.
Doppiamente bene ha poi fatto il segretario Giuliani nel non far passare sotto silenzio l’accadimento, perché la provocazione di “oscurare” deliberatamente i volti delle donne è doppiamente vile: e ne faccio con questo anche una difesa prettamente di genere.
Non credo però possa essere attribuita alcuna matrice “fascista o pseudo fascista” alla manina che ha attuato il continuato gesto.
Credo più a un soggetto o più soggetti incapaci di comprendere che a Terracina vi sono uomini e soprattutto donne che si vogliono impegnare con serietà in politica come nell’amministrazione pubblica, e non sono intenzionate a lasciare spazi facili per chi ha procurato ai cittadini, TUTTI, danni calcolati per milioni di euro.
Insomma, credo più ad una sorta di piccola congregazione di “zombi” al servizio della loro stessa stupidità. Da condannare senza appello al ludibrio della democratica città di Terracina.
Gina Cetrone