Restiamo abbastanza sorpresi nonché perplessi sulla recente delibera di indirizzo del 31 luglio 2017 (oramai nota come la delibera dei “baretti”) che stabilisce la concessione di un’area delimitata del Parco del Montuno ad uso commerciale per un chiosco mobile, e non possiamo che dichiararci contrari sia nel metodo che nel merito alla delibera e all’indirizzo espresso dalla medesima che peraltro contraddice il Regolamento dei Parchi Urbani (attualmente in itinere) che non prevedeva per il Parco del Montuno, data la sua caratteristica storico-naturalistica e gli associati vincoli, nessuna possibilità di insediamento di attività commerciali e che esula completamente dall’idea e dalla proposta di tutela, sviluppo e valorizzazione anche economica del Parco prevista nel nostro progetto in coerenza con gli indirizzi contenuti nella nuova legge regionale sulla rigenerazione urbana, recentemente approvata.
Sono oramai 10 mesi che si tergiversa sulla nostra istanza di affidamento del Parco e ci pare francamente poco credibile che in 10 mesi non si siano trovati 10.000€ per fare i lavori urgenti di messa in sicurezza e poter riaprire il Parco alla cittadinanza. Purtuttavia l’ottimismo della volonta’ ci spinge (a questo punto non sappiamo se a torto o a ragione) a voler credere che questa Amministrazione rispetti gli impegni presi con Legambiente. Sarebbe un bel segnale, un parco cittadino, un bene comune ridonato alla cittadinanza e sul quale avviare un progetto (già pronto) civico, partecipato, di valorizzazione eco-archeologica, che coinvolge profondamente tutte le scuole della città e che esprime un grande potenziale di sviluppo anche economico territoriale.