Tante volte abbiamo sentito e letto: “Io amo Terracina”, “Bisogna amare la città”, “Terracina prima di tutto”, “Terracina ai terracinesi”…
Un sentimento che politici o presunti tali, concorrenti alle elezioni di ogni tipologia, soggetti che prendono più di quello che danno alla città e tanti, troppi cittadini lo hanno solo sulla bocca, ma non certamente nel cuore.
Perchè se questo sentimento forte di “amore” verso tutto quello che rappresenta Terracina fosse realmente vero, la città non si troverebbe nell’oblio del niente assoluto in cui è precipitata da troppi anni.
Oggi ci soffermiamo su un luogo tra i più attrattivi, storici, turistici e di socialità che sta andando in malora sotto gli occhi e soprattutto i piedi di tanti, troppi ignavi, che guardano ma non vedono e di chi ne ha competenza e non fa nulla: illustriamo lo scandaloso stato del lastricato della piazza che Aulo Emilio figlio di Aulo pavimentò a sue spese.
Un lastricato che tra vecchie “fratture” e nuovi “buchi” si trova in grave pericolo di disfacimento totale.
Agli indifferenti ricordiamo che l’antico Foro Emiliano (piazza Municipio) ha una pavimentazione di lastre in calcare del I secolo d.C. e conserva ancora, dopo millenni, l’iscrizione in lettere di bronzo (poche in verità) di “Aulus Aemilius”, il magistrato locale che ne ordinò la realizzazione.
“La piazza” terracinese per antonomasia, vero e proprio monumento orizzontale, evidentemente non è riconosciuto come tale e per questo soggetto alle più inaudite “violenze fisiche”.
Le immagini raccontano dell’orrendo stato in cui versa un monumento tra i più importanti del mondo romano.