Ci siamo interessati al quartiere Calcatore sotto l’aspetto della sicurezza dei cittadini per l’evidente e imbarazzante presenza di alcuni extracomunitari, che da qualche tempo hanno trovato asilo in alcune abitazioni abbandonate che si trovano su questa porzione di territorio comunale, ma anche per l’assenza totale d’infrastrutture di carattere sociale.
La stura per disquisire ancora di uno dei quartieri nuovi e più popolosi di Terracina la raccogliamo da notizie stampa che ci riferiscono di “Residenze in deroga a Calcatore”.
Si tratta, nel dettaglio, di una procedura burocratica del Comune conclusa con esito positivo per il “Consorzio Calcatore Domani”, che dal 2008 cerca di chiudere il cerchio di una progettazione insediativa e che nel corso di nove anni di attività ha più volte cambiato i suoi obiettivi e architettura societaria.
L’ultimo cambiamento in seno alla società è stato il cedere i diritti di superficie nel marzo 2016 alla Sardaleasing spa, società di locazione finanziaria con sede legale a Sassari, che le ha cedute in utilizzo alla Marpac, con sede a Fondi, esperta nella gestione contabile e locazione immobiliare.
Tutto bene. Tutto regolare.
E come affermano dal Palazzo: “L’importante è che le carte stiano a posto”.
E proprio perché queste hanno seguito un virtuoso percorso burocratico che ricordiamo l’ok conferito nei giorni scorsi dalla Conferenza di Servizi alla richiesta di “Calcatore Domani” per il “cambio di destinazione d’uso da non residenziale a residenziale di una parte dell’edificio commerciale/direzionale e di una porzione dell’edificio polifunzionale destinato al Comune di Terracina”, mai consegnato”.
Si tratta, in parole povere, di una trasformazione progettuale con richiamo al Piano Casa della Regione Lazio che permetterà alla “Calcatore Domani” o a chi per lei, di realizzare all’interno del cantiere – fermo dal 2015 – 29 alloggi di edilizia residenziale in variazione urbanistica.
Provvedimento impreziosito dalla costruzione di 9 appartamenti per l’edilizia residenziale e sociale … a canone calmierato, però.
Una cosa è certa: di questo giusto cambio di destinazione le “Aree diventano di fatto miste per servizi privati e edificazione residenziale”.
Il che consente alla società “Calcatore Domani” di realizzare cubature lì dove non erano previste.
Per ultimo ricordiamo un passaggio della missiva che il commissario straordinario del Comune, Erminia Ocello, inviò al “Consorzio Calcatore Domani”, nella quale li esortava a ultimare i lavori prima di qualsiasi altra cessione societaria.
Rimaniamo convinti che in questa vicenda le “carte siano a posto”, come riteniamo sia indispensabile per ogni procedimento amministrativo il massimo della trasparenza possibile.
Il tutto nel nome del Popolo terracinese.
Gina Cetrone
Movimento politico Sì Cambia