Terracina. Il Mercato Arene e le notturne anime perse

Senza voler produrre facili polemiche, tanto non servirebbero, in queste ultime ore c’è stata reiterata la notizia (con ampia documentazione fotografica) della travagliata situazione del Mercato Arene, struttura mercatale che ha visto sicuramente tempi migliori da quelli che sta attraversando.

Nel tempo, infatti, il Mercato Arene, posto all’interno di uno dei più popolosi quartieri della città, è diventato uno spazio ricettacolo di escrementi umani freschi e datati, di siringhe insanguinate lasciate in terra da tossicodipendenti e sbandati che nottetempo vi si accampano, oltre a quintali di immondizie di polimorfa natura.

Diciamocelo pure: il Mercato Arene è da troppo tempo luogo fuori controllo sanitario e di pubblica sicurezza, forse anche pericoloso nelle sue strutture portanti, ammalorate dal tempo e dall’incuria di chi avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria.

Un sito posto al centro della città che ha smarrito completamente la mission per il quale era stato progettato.

Eppure nel Mercato Arene, in un ambiente oggettivamente avvilente, troviamo ancora oggi chi ha il coraggio di “metter su bottega” per vendere i propri prodotti, previo spazzamento a propria cura della lordura lasciata dai notturni clienti.

Anonime mani, poi, per un più confortevole accesso alla struttura hanno divelto anche alcune grate del cancello d’ingresso, mai riparate.

Il Mercato Arene è dunque uno spazio sfortunato e in agonia: perché snobbato dai commercianti che sono fuggiti in massa, snobbato dai cittadini avventori, snobbato da una classe dirigente incapace di concepirne una funzione diversa, in un quartiere in cui manca tutto per una vita sociale dignitosa.

MCT