Il risveglio
Siamo contenti di aver contribuito al risveglio dell’amministrazione. Ci aspettavamo tuttavia di conoscere qualcosa in più nel merito delle risposte alla nostra nota dei leciti dubbi su che fine avesse fatto il progetto dei balneari sulle barriere in tecnoreef, per quale motivo i soldi stanziati dalla regione Lazio (oltre due milioni di euro) sono ancora lì e, infine, perché ancora non si acquista la Draga nonostante i fondi a disposizione. In fondo se l’assessora ha risposto ad una nostra sollecitazione annunciando che oggi presenterà il progetto in regione, testimonia, da una parte l’efficacia della nostra iniziativa, dall’altra la presa di coscienza dell’amministrazione di aver intrapreso una strada che poi si è rivelata un buco nell’acqua.
Progetto Tecnoreef
Partiamo dal progetto dei balneari dove l’assessora spiega che lo hanno ritenuto così importante da “presentarlo per la partecipazione al bando europeo ‘Life’”. Bene, ricordiamo alla Cerilli che lo fecero in fretta e furia a luglio dello scorso anno e sono passati ben 9 mesi da allora e nulla si sa. Poi, come al solito, ne fecero una grancassa mediatica. A noi risulta che quel progetto non è passato e quei soldi per farlo non arriveranno mai. Assessora su questo potrebbe almeno risponderci?
Sicuramente sa meglio di noi che partecipare ad una call sui fondi Life, in concorrenza con Comuni e associazioni di tutta Europa, è sicuramente più difficile rispetto ad avere un finanziamento dalla Regione a valere sul fondo di sviluppo e coesione in concorrenza con i Comuni del litorale laziale.
Inoltre, nella risposta continua a non spiegare come mai, nonostante i solleciti della regione Lazio a produrre atti per prendere quei soldi nulla è stato fatto e solo ora, che abbiamo sollevato la questione, decide di inviare (ce lo dice quando lo farà?) quel progetto in Regione condita con una inutile polemica circa la possibilità che venga finanziato. Perché non lo ha fatto prima? Avete un progetto alternativo da presentare? Spiace ricevere risposte piccate e supponenti non riconoscendo all’opposizione il ruolo di chiedere, criticare e suggerire, anche perché se l’assessore ci risponde che farà quello che chiediamo, allora significa che abbiamo fatto bene a chiedere, altrimenti non si sarebbe fatto.
Sulla Draga
E ritorniamo alla Draga. L’assessora nulla dice sull’iter di acquisto della Draga che si è fermato non sappiamo in quale preciso punto nonostante la nostra richiesta. Ci risposero qualche mese fa che, causa Covid, l’iter era rallentato ma non sappiamo esattamente dove e quanto manca per chiuderlo, acquistare Draga, assumere personale qualificato e procedere a liberare la foce del Porto dalla sabbia e mettere in sicurezza la navigabilità della marineria e di tutte le imbarcazioni che ogni giorno rischiano. Le domande sono chiare, che progetto di Draga avete? Avete valutato tutte le difficoltà di gestione delle sabbie, manutenzione della draga, personale qualificato? In ultimo quindi a che punto siete con l’acquisto?
Avviare un progetto di dragaggio del porto comporta complicazioni procedurali e normative! Sarete in grado di rispettarli?
Nel frattempo il problema di sicurezza per i pescatori, traghetto di collegamento con le isole e diportisti rimane.
Collaborazione tra enti pubblici
Non deve certo spiegarlo a noi l’assessora che gli atti amministrativi propedeutici e risolutivi che implicano l’esercizio di più enti, finalizzati alla realizzazione della cosa pubblica in tutti i suoi innumerevoli aspetti, ancorché di immediata utilità, prescindono dalle colorazioni politiche delle rappresentanze di quegli enti. Tant’è che l’incontro con l’assessore regionale Mauro Alessandri è stato organizzato con l’obiettivo di avere un quadro chiaro sulle questioni tecniche e amministrative per usufruire di quegli oltre 2 milioni messi a disposizione per il bene della città di Terracina e che ancora sono lì ad aspettare.
Il Commissario pro tempore circolo Terracina
Carmela Cassetta
Il segretario Provinciale
Claudio Moscardelli
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