Scrive Anna Giannetti a proposito dell’uscita, evidentemente non condivisa, del sindaco Francesco Giannetti nell’ultimo Consiglio comunale:
1. Far credere che la colpa e’ sempre di qualcun altro, possibilmente senza menzionare persone o fatti e usando espressioni generalizzate e quindi non gestibili (es. burocrazia)
2. Individuare nelle opposizioni e nei dissidenti/resistenti un nemico, o come qualcuno che per puro scopo di sovvertire il sistema ben oliato di affari e convenienze, “non lascia lavorare” o “brinda agli insuccessi”.
3. Mettere tutto sul piano personale facendo capire che chi comanda (e ha soldi, potere, mezzi di comunicazione, mezzi economici per risolvere i problemi) e’ uguale a te (che non hai soldi, potere, mezzi e ti arrabatti ogni giorno per andare avanti) cercando di convincerti che LUI/LEI e’ come te
4. Criticare a parole la mancanza di proposte da parte delle opposizioni ma poi bocciare ogni mozione, proposta e emendamento ed essere inflessibile nei regolamenti della vita consiliare che non danno alla opposizione nessuna libertà’ di iniziativa, e non garantendo alla opposizione necessaria trasparenza
5. Utilizzare in modo spietato tutti i mezzi di comunicazione asservendoli alla propaganda del pensiero unico della Destra e poi bugiardamente lamentarsi dei (pochi) titoli e spazi dedicati alla opposizione sui mezzi di comunicazione.
LE TECNICHE DI SVIAMENTO SONO TUTTE BEN CONOSCIUTE E CONCORDATE E NOI NON CREDIAMO ALLA FAVOLETTA CHE CI VOLETE PROPINARE.
Andate a raccontarla a qualcun altro! Non offendete la nostra intelligenza!
Anna Giannetti
Legambiente Pisco Montano Terracina
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