Che dire dopo aver assistito alla “prima” del Consiglio comunale targato Giannetti?
Saltando a piè pari il fatto che si sono presentati in aula con circa due ore e mezzo di ritardo, per motivazioni che i “portavoci ufficiali” addebitavano alla mera e perniciosa burocrazia, l’Assise di nuovi e vecchi eletti ha prodotto lo stesso cliché della rappresentanza politico istituzionale delle ultime esperienze.
Un susseguirsi di buoni propositi per un futuro prossimo venturo, che in verità è già passato più volte in quello stanzone informe e démodè, anche nell’arredo, senza che nessuno se ne sia fatto carico in positivo per i cittadini e la città.
La scarsa cronaca riporta l’elezione alla presidenza del consiglio comunale di Caringi, votato da 22 consiglieri con solo due schede bianche.
Eletto vice presidente del consiglio “all’umanità” Cervelloni, vice sindaco De Felice, assessori al momento alle “macro aree”: Sara Norcia (Lega) ai Servizi Sociali; Antonella Isolani (Forza Italia) agli Affari Generali; Alessandra Feudi (Fratelli d’Italia) a Sport e Turismo; Gianluca Corradini (Lega) al Demanio; Vincenzo Di Girolamo (Fratelli d’Italia) all’Ambiente; Angelina Tasciotti (ex segretario comunale a San Felice Circeo e Sabaudia), donna di fiducia del Sindaco, al Bilancio.
Due i punti rinviati alla prossima assise (probabilmente per mancanza di un accordo politico): la nomina dei componenti della commissione elettorale e la designazione dei rappresentanti del comune presso enti, aziende e istituzioni.
Assente dall’aula ma quantomai presente e votato coma capogruppo di Forza Italia, Augusto Basile.
La seduta terminava con una accorata invocazione – protezione a San Silviano da parte del presidente del consiglio Caringi.
Che dire?
Buon lavoro e che San Silviano la mandi buona ai terracinesi!
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