“Siamo fortemente contrari – nel merito e nel metodo- alla “nuova” proposta di PUA e alla delibera approvata in Consiglio Comunale – con le uniche eccezioni dei voti contrari di Europa Verde Terracina e Terracina Città del Possibile – che favorisce in modo indiscriminato il privato, che non rispetta il principio di equa ripartizione tra spiagge libere e spiagge libere con servizi, che individua i tratti di spiaggia libera tra i tratti più devastati da fallimentari ripascimenti e da erosione costiera, che addirittura prevedeva un chiosco-bar perfino sulle spiagge libere, poi sventato, e che non garantisce i varchi e i parcheggi di accesso al mare, che non individua una rete ciclo-pedonale sicura per raggiungere il mare, che non garantisce accessi aperti tutto l’anno anche per le concessioni e che risolve solo in parte la garanzia di accesso e permanenza dei disabili e degli animali di affezione (con il rischio di farli diventare nuovi business invece che veri servizi), che non protegge i tratti di costa più preziosi e oggi addirittura inclusi come Patrimonio Mondiale UNESCO.
Ci opponiamo fermamente alla revoca del Piano formulato da un Ufficio appositamente dedicato “Unità di Sviluppo Economico e Costiero” e sotto il diretto controllo di un Commissario Prefettizio, una garanzia assoluta di imparzialità per il rispetto della legge e dei regolamenti, e anche una risposta al commissariamento ad acta da noi richiesto in Regione Lazio a febbraio del 2022 paventando un piano che potesse sanare i multipli abusi costieri, e una ferma risposta della Legge alla corposa indagine “Free Beach”, ormai chiusa da tempo e con decine di rinvii a giudizio disposti dalla Procura e di cui attendiamo a breve la data della prima udienza, e ai numerosi sequestri di stabilimenti, violazioni per occupazione abusiva di demanio pubblico, violazione del divieto di pre-posizionamento delle attrezzatura balneari, revoche e decadenze di concessioni, alle quali abbiamo assistito in questi ultimi anni, alcune frutto anche di segnalazioni e denunce del nostro Circolo.
Annunciamo fin da ora che continueremo e rafforzeremo le nostre azioni vertenziali in Regione Lazio, predisporremo puntuali osservazioni durante tutta la procedura successiva all’invio in Regione Lazio, e ci riserviamo fin da ora, insieme alla Associazione Mare Libero, Legambiente Lazio e Legambiente nazionale, tutte le iniziative consentite dalla legge per ripristinare il rispetto della libera e gratuita e sicura e pulita fruizione del litorale, ribadendo che non accetteremo nessuna modifica delle NTA del PRG per modificare l’art.9. e rendere meno stringenti i vincoli di edificabilità e paesaggistici e favorire la “destagionalizzazione”, ovvero la costruzione “camuffata” di esercizi di ristorazione lungo tutto il litorale, estate e inverno anzi ci impegneremo per pretendere determinazioni precise in merito alla permanenza delle strutture in muratura e cemento armato legittimate con incameramento tra le pertinenze dello Stato, delle quali chiederemo la demolizione, ai sensi dell’articolo 49, primo comma, del codice della navigazione, visto che è “facoltà dell’autorità concedente ordinare la demolizione per restituire il bene demaniale nel pristino stato”, importante anche al fine di contrastare l’erosione costiera”
Anna Giannetti
Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, Consigliere Nazionale dell’Associazione.
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