Il post consegnato all’attenzione dei cittadini, riguardante l’eclatante e disperato bisogno di attenzione di Angelo, ha totalizzato sulla pagina web di “Città di Terracina” oltre 6.000 contatti.
Scorrendo le altre pagine web, la protesta legittima di Angelo ha fatto il pieno di consensi, salvo qualche “inquadrato” soggetto che vede sempre con occhi strabici la vera realtà di una città, che ha oltrepassato la via del non ritorno culturale, economico, sociale, politico e amministrativo.
Dunque, la mancata organizzazione della socialità notturna della città con regole certe e non impattanti per i cittadini residenti nei luoghi della movida, è stata brutalmente riporta di attualità, ed Angelo è stato soltanto la goccia che ha fatto traboccare un vaso colmo di insoddisfazione per come negli ultimi decenni è stata gestita Terracina.
Tutti i soggetti politici che si sono alternati alla gerenza degli affari della comunità, senza distinzione tra maggioranza e opposizione, hanno fallito miseramente il mandato dei cittadini – elettori.
Oggi, acclarato questo dato, non ci sono più spazi di manovra per assolverli o peggio permettere loro un’altra auto assoluzione elettorale per chiara e manifestata incapacità di questi attori.
Riteniamo che i tempi siano diventati maturi per dare una spallata (democratica) definitiva ad un sistema ingordo di poltrone e visibilità da veline televisive, senza costrutto alcuno per gli interessi veri di una comunità in grave difficoltà economica e sociale.
Insistere nella battaglia avviata da Angelo è un dovere per tutti, naturalmente rispettando le proprie possibilità di intervento, con la irrinunciabile consapevolezza, però, di sapere che il tempo dell’ignavia civica è scaduta.
Quello che segue è il testo che Angelo Frainetti ha voluto inviare ai cittadini di Terracina dopo la sua clamorosa e legittima protesta dal “balcone” di casa.
“Sono Angelo, quello del megafono e del “Vogliamo dormire”
Scrivo giusto due parole, di spiegazione, all’evento di qualche sera fa.
Sono, Angelo, il protagonista del video girato nel web dove una notte, con un megafono, ho strillato dal mio balcone di voler dormire.
Un video in cui per molti sono passato per scemo del villaggio, per pazzo (come si usa dire) e per molti (per fortuna) come una persona che non ce la faceva più.
Una situazione che va avanti da mesi, dove in modo civilissimo, tramite messaggi, riunioni di persona, telefonate ecc si chiedeva gentilmente di moderare il volume della musica durante la notte.
Come molti sanno, anche io ho un’attività.
Sono il primo che capisce una situazione in cui creare attività per il proprio locale è una cosa giustissima.
Il diritto di lavorare, bene.
Creare economia in città.
Far divertire ed intrattenere le persone.
Non ho mai detto di creare una piazza che sia un santuario, dove non bisogna fare movida o non mettere musica…ci mancherebbe!
Ho solo chiesto (anche insieme ad altri abitanti dei palazzi del lato della piazza dove sono sono) di moderare il volume, stop.
Sono stato spesso deriso, inascoltato dalla sindaca, da consiglieri, assessori, forze dell’ordine e così via (ho provato in tutti i modi eh).
Sento anche frasi stupide come ” se non vuoi la musica vai a vivere in campagna ”.
Peccato che negli anni ’40 quando la famiglia acquistò gli appartamenti era una piazza signorile e non vi era tutto ciò. (Senza contare che potrei rispondere anche io con ”e chi t’ha detto di aprirti un locale sotto ad un condominio in centro ”, ma è un ragionamento da stolti che non ha manco senso fare)
Poi è avvenuta l’evoluzione.
Lo dico in senso positivo eh!
La piazza si è riempita di locali, iniziano i concerti e gli spettacoli, una piazza viva!
Tutto bello!
Quando però, si arriva ad un certo punto in cui ti vibra il letto, hai i bassi nel corpo e la casa fa da cassa armonica e sai che devi svegliarti alle 6 del mattino (a poche ore di distanza)… Inizia ad essere eccessivo.
In molte città, turistiche e non, vi è una movida che Terracina in estate è il 10% di quelle città in Inverno.
Arrivati ad un certo punto, con centinaia di persone, il volume si abbassa.
Ripeto: ”si abbassa”.
I locali continuano a stare aperti, persone che chiacchierano, mangiano, bevono e quant’altro nel rispetto del quartiere.
Spesso è difficile comprendere la situazione, bisognerebbe viverla.
Magari capiterà a loro tra qualche anno… Chi lo sa…
Nel momento in cui chiedi umilmente una mano, un aiuto anche direttamente ai gestori e ti ridono anche in faccia.. Una persona arriva all’esasperazione.
Viene a mancare il rispetto.
Ma nel 2022 è normale che per farsi ascoltare e capire bisogna arrivare a tutto ciò?
Dove vi è un menefreghismo altissimo.
Una civiltà dove va avanti chi se ne frega delle regole, del rispetto, chi non vive il posto e fa come gli pare e piace.
Se è così, cavolo, bisogna fare un passo indietro.
Da capire la differenza tra un bar, pub ed una discoteca all’aperto .
Tanti locali insonorizzano l’ambiente, in modo tale da continuare a tenere la musica alta senza disturbare chi vi è attorno.
Detto tutto ciò, ringrazio le varie persone che hanno espresso solidarietà e comprensione nei nostri (e dico nostri, non solo miei, ma di tutti i condomini).
Fare lo scemo, forse, è servito a qualcosa.
Divertitevi, fate movida, ballate, bevete… Ma a na certa.. Abbassate sta voce.
-Angelo
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