Terracina.“Il tormento di una città che ha smarrito la voglia di guardare al futuro e alle nuove generazioni”

Nel Catalogo per le buone pratiche culturali della regione Lazio, appare anche il nostro Comune, Terracina.

Vorrei fare rilevare che la cultura non ha limiti geografici, riguarda anche gli stranieri!

Mi sembra opportuno fare presente che esiste un elenco di guide autorizzate, della Provincia di Latina, che hanno sostenuto un esame con conoscenza di almeno una lingua straniera.

Siamo abituati a guardare i nostri piedi e non in alto!

Le dichiarazioni roboanti di alcuni esponenti di questa Amministrazione poggiano sul nulla!

Ho letto l’ articolo “Tutta un’ altra estate” e poi, siamo gli unici a non avere un Punto qualificato di Informazioni turistiche, che dovrebbe essere il biglietto di visita della città.

Giriamo sempre su noi stessi: ciociari e campani.

Occorre un manager del turismo, altroché il treno Intercity tanto strombazzato in campagna elettorale, il bus Cotri (quanto ci costa?), per la stazione ferroviaria di Monte S. Biagio allo stesso orario del servizio Cotral, cervellotico!

Uno degli impegni presi per evitare la soppressione del servizio traghetto per le isole ponziane trasporto passeggeri e merci.

Parole, parole, che necessitano una seria riflessione, si amministra la città con i fatti e non con le chiacchiere.

Carlo Di Meo

Cittadino “anziano” di Terracina

*Fai piacere, in un contesto sociale “amorfo” come quello di Terracina, che un 84enne abbia ancora la ferrea volontà di lottare per affermare il diritto di essere “vivo” ed utile per una comunità che da tempo ha smarrito ogni riferimento alle buone pratiche della civile convivenza.

Pubblichiamo con piacere quanto scrive Carlo nella speranza, che anche con lui, si possa iniziare ad invertire l’infelice e decadente strada imboccata da troppo tempo.

Forza Carlo, avanti tutta!

e.

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