Terracina. In anonimato, la verità degli accadimento degli ultimi decenni

Negli anni 60 nel porto c’erano 2 draghe che scavavano i fondali e un rimorchiatore che portava la sabbia lontano dalla costa.

Molte imbarcazioni dei “VIP” di S. Felice erano ospitate da noi perchè la profondità dei fondali lo permetteva.

Allora per qualità dei servizi Terracina era paragonata a Rimini e Riccione.

Avevamo una biblioteca, un treno che ci collegava con Roma, i parcheggi erano sufficienti per tutti.

Avevamo stradini comunali che pulivano ininterrottamente le vie.

Purtroppo quella era la mia Terracina.

Come quei lampadari con cento lampadine ogni tanto qualcuna si fulmina, tu subito non te ne accorgi, ma poi col passare dei mesi e degli anni, quando il buio prevale allora che rimpiangi quei tempi.

Bei tempi non perchè ero giovane, ma perchè avevamo una ricchezza e non lo sapevamo.

Anonimo terracinese