Ieri in Consiglio Regionale il Consigliere di Europa Verde Marco Cacciatore ha votato a favore della mozione presentata, a seguito di un ODG (Ordine del giorno) presentato il 22 aprile 2021 proposto dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Gaia Pernarella e sottoscritto dai consiglieri Cacciatore, Forte e La Penna, già votato all’unanimità in Consiglio, mozione approvata a maggioranza, con il partito Fratelli d’Italia che un anno fa vota a favore dell’ODG di aprile scorso e poi invece ieri boccia chissà perché la mozione, mozione in base alla quale il Consiglio Regionale si farà promotore presso il Ministero della Cultura di tutte le attività necessarie perché il complesso dell’ex “Pro Infantia” di Terracina sia dichiarato sito d’interesse culturale con l’apposizione di uno specifico vincolo storico culturale, date le caratteristiche storiche, culturali, naturali, morfologiche ed estetiche proprie e il valore identitario dell’immobile per il territorio e la comunità.
Riteniamo altresì doveroso che la Regione Lazio si assuma contestualmente l’impegno di convocare immediatamente in Regione Lazio un Tavolo tecnico con l’Amministrazione di Terracina affinchè proceda ad una profonda revisione delle norme e dei regolamenti attuativi della rigenerazione urbana, con particolare ma non esclusivo riferimento alla pianificazione degli ambiti della rigenerazione (demolizione/ricostruzione e cambio di destinazione d’uso) e al regolamento sulla monetizzazione degli standard urbanistici, e si costituisca parte civile nella prossima udienza del 19 maggio del processo per lottizzazione abusiva della Pro-infantia, proprio per sottolineare la volontà di un serio impegno contro ogni violazione normativa, o presunto abuso edilizio, a maggior ragione in quanto avvenuto in un territorio già deturpato da decenni di abusivismo costiero e di speculazione edilizia e privo di fatto di verde pubblico e parcheggi.
Inoltre ci preme ricordare che a seguito del Piano Paesistico Territoriale (PTPR) approvato giusto un anno fa sarebbe stata auspicabile anche una revisione completa degli strumenti urbanistici del Comune di Terracina, per adeguare e pianificare secondo gli indirizzi del PTPR e secondo tutti gli indicatori di consumo di suolo e di protezione della fascia costiera, ma questo non solo non è avvenuto ma addirittura in questo ultimo anno, un anno che giustamente il Circolo Legambiente locale ha denominato l’”annus horribilis” della urbanistica terracinese, abbiamo visto approvare interventi consistenti e una miriade di interventi piccoli e medi di demolizione e ricostruzione in base alla legge regionale n.7 del 2017 in diverse zone senza una prospettiva omogenea, e addirittura abbiamo dovuto assistere alla ripresentazione di un nuovo progetto per la Proinfantia, nonostante il lotto sia ancora sotto sequestro.
Ripercorrendo tutte le azioni di Europa Verde in Regione, dalla audizione in Commissione Urbanistica regionale del 4 febbraio 2021 fino all’ultima interrogazione presentata da Europa Verde il 6 aprile scorso, proprio a seguito del rilascio della autorizzazione paesaggistica al nuovo progetto Proinfantia – presentato dalla stessa società immobiliare i cui vertici sono sotto processo-, dobbiamo stigmatizzare, come forza politica impegnata su quel territorio, la assoluta pervicacia con la quale l’Ente Comunale di Terracina continua comunque a rilasciare autorizzazioni, nonostante il lotto sia ancora sequestrato e nonostante i continui sequestri di altri cantieri per presunta violazione delle norme urbanistiche, come l’ultimo impressionante caso della enorme lottizzazione dell’area ex Corafa, sequestrata pochi giorni fa dalla Sezione Operativa Navale Gaeta della Guardia di Finanza. Inoltre l’Ente Comunale continua a mostrare pervicacemente la stessa mancanza di trasparenza, visto che non risponde alla legittima richiesta di accesso agli atti per il nuovo progetto sull’area Proinfantia, costringendo Europa Verde Terracina, nella persona del suo co-portavoce Gabriele Subiaco, a ricorrere ancora una volta, dopo il caso del progetto della Villa Adrover, al Difensore Civico Regionale.
“Era chiaro che il Piano Paesistico (PTPR), di cui ci siamo dotati in questa Legislatura, obbligava i Comuni ad adeguarsi alle prescrizioni in esso contenute e li invitava ad aggiornare la propria pianificazione urbanistica. Trovo quindi deprecabile l’atteggiamento del Comune di Terracina, che nonostante le attività di indagine e gli interventi da parte della Magistratura, interventi che avevo anticipato con una mia interrogazione in Consiglio in cui mi spingevo a chiedere, ad oggi con grande lungimiranza alla luce di quanto poi accaduto, un commissariamento, oggi decide di riprendere la procedura per il rilascio di un nuovo permesso di costruire per portare avanti un insostenibile insediamento che favorisce solo i privati. Il piano giudiziario è certamente diverso rispetto a quello politico, ma ha il pregio di suggerire a tutti di fermarsi a riflettere quando vengono riscontrate anche solo potenziali difformità, mentre il Comune è tenuto a rivedere la pianificazione con visione d’insieme e secondo le esigenze della collettività, mettendo fine a forme di insediamento, di cui invece la Comunità non sembra avere affatto bisogno, oltre che costituirsi parte civile nella prossima udienza del 19 maggio e convocare da subito un tavolo tecnico per dirimere tutte le questioni inerenti alla interpretazione “terracinese” della Legge regionale n.7 ” dichiara Marco Cacciatore, Consigliere regionale di Europa Verde e Presidente della Commissione Urbanistica regionale.
“Siamo sconcertati dai nuovi sequestri di lottizzazioni, dagli attacchi continui e assillanti alla nostra forza politica colpevole di volerci vedere chiaro mentre tenta di ristabilire un minimo di legalità in un far west ormai decennale tra licenze edilizie e concessioni balneari, e soprattutto dal fatto che continua imperterrito da un anno e mezzo il tenore dei comportamenti, delle opacità, delle negazioni e dei silenzi/dineghi da parte della Amministrazione, come il fatto che non riusciamo ad avere gli atti e dobbiamo di nuovo, per la seconda volta, dopo il caso del progetto autorizzato di demolizione e ricostruzione di Villa Adrover, presentato e poi subito ritirato dopo il nostro accesso agli atti e poi ripresentato modificato, tornare tristemente dal Difensore Civico regionale. La Pro-infantia resta un processo simbolico per Terracina, ed è per questo che viene costantemente sminuito, mentre si cerca con artifici legali leciti ma comunque insopportabili, di ritardare in ogni modo l’avvio del dibattimento. Nonostante le richieste e una petizione di Legambiente sulla costituzione come parte civile del Comune e della Regione lanciata circa un mese fa (ancora possibile sottoscriverla fino al 19 maggio prossimo https://www.change.org/p/proinfantia-terracina-il-comune-e-la-regione-si-costituiscano-parte-civile-nel-processo?recruiter=33476873&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_petition&utm_term=it_web_gs_ua_sap_20211205_brand-broad_conversions-sap&recruited_by_id=02412290-0c79-0130-0475-4040acce234c&utm_content=fht-32961409-it-it%3A3), nessuno dei due Enti si è ancora palesato per la costituzione in giudizio, mentre l’iter del nuovo progetto va avanti. Ecco, a Terracina si vive in una specie di mondo alla rovescia in cui chi evidenzia irregolarità ed abusi deve giustificarsi se non anche scusarsi ed è anche per questo, tra le altre cose, che abbiamo recentemente scritto al Prefetto chiedendo il Commissariamento del Comune.” Dichiara Gabriele Subiaco co-portavoce di Europa Verde Terracina e Consigliere nazionale di Europa Verde.
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