In questi giorni si sono verificati crolli di massi da Monte Leano che hanno allarmato oggettivamente i residenti nella zona e quanti in città sono preoccupati del pessimo uso che si sta facendo del territorio.
La zona durante l’estate è stata attraversata da un incendio devastante che ha lasciato nuda gran parte della superficie della montagna favorendo così il fenomeno di erosione del terreno.
Nella parte di questa area che ricade nel Parco del Monti Ausoni, in questi stessi giorni sono stati colte in flagrante alcune persone dedite alla caccia al cinghiale.
Ricordando anche il rinvenimento avvenuto giorni fa di una mucca al pascolo sul bruciato, cosa altro deve accadere sui nostri monti per poter vedere una reale azione di tutela?
La presidente del WWF Litorale laziale, Franca Maragoni, ha inviato alla stampa un comunicato:
Lo sport della caccia
Nel Parco Naturale Regionale? A caccia chiusa? Su terreno percorso dal fuoco? Niente può fermare l’esercizio dello sport.
Si apprende che, a seguito di diverse segnalazioni, tre soggetti tra coloro i quali amano definirsi cacciatori sportivi, sono stati colti dal Nipaf alle pendici del Monte Leano, in chiaro ed evidente atteggiamento di caccia al cinghiale. Ora, aldilà delle facili battute sulla loro sportività, ci si chiede, cosa sia stato fatto per impedirglielo.
Certo, il WWF come chiunque altro, non può ritenersi portatore della Verità, ma qualcosa da dire e da suggerire all’Amministrazione Comunale ce l’ ha.
La disponibilità a collaborare è stata più volte offerta ma, ad oggi, il Dirigente del Settore competente, seppur dimostratosi, sin da settembre, interessato, non ha trovato modo di incontrarci.
Intanto l’esercizio dello sport continua!
WWF – Litorale Pontino Terracina