Ma Terracina, città con poco più di 40.000 abitanti residenti e con circa 100.000 abitazioni che per una gran parte dell’anno sono chiuse e completamente inutilizzate, ha bisogno di altre residenze abitative? Ma Terracina con un indice di consumo di suolo del 12.11% che è il doppio dell’indice nazionale, che è del 7,14%, che è maggiore dell’indice della Regione Lazio, che è del 8.16%, e superiore a quello provinciale, che è del 9.99%, ha ancora bisogno di sacrificare le ultime particelle di suolo libero alla cementificazione? Terracina è una città che è stata devastata da una cementificazione dissennata finalizzata solo alla speculazione economica che ha arricchito poche famiglie a danno della qualità della vita di tutta la cittadinanza. Una città con una viabilità da incubo, con una drammatica scarsezza di parcheggi e con un’impossibilità a percorrere a piedi le strade centrali per mancanza di marciapiedi. Una città senza verde dove non si perde occasione per tagliare i pochi alberi rimasti sia nelle aree pubbliche che in quelle private. Una città dove pare che nessuno abbia mai sentito parlare dei problemi del Mondo quali, per esempio, il riscaldamento globale, il problema dell’ innalzamento del livello del mare, il problema dell’ impermeabilizzazione dei terreni e i rischi che ne conseguono, i problemi della qualità dell’aria, il problema della sostenibilità ambientale. Tanto che ancora oggi, come negli anni ‘60, ‘70, ‘80 gli anni della furibonda speculazione edilizia, proprio oggi 16 aprile 2024,il Consiglio comunale di Terracina approva, la realizzazione di una nuova lottizzazione sulla strada ex provinciale di San Felice Circeo.
E con una nuova Variante al PRG si darà il via ad una iniziativa di Privati che realizzeranno un mega progetto di 53.000 metri cubi (oltre 150 appartamenti) in una delle ultime aree ancora disponibili e destinate dal PRG a Verde pubblico.
Ancora cemento, ancora seconde case, ancora speculazione.
E la città TACE (acconsentendo?).
Incredibile e, purtroppo, vero!