Si è tenuta oggi la prima riunione successiva all’azzeramento della giunta con i segretari politici e capigruppo consiliari dei partiti che compongono la maggioranza. Nell’occasione ho illustrato le ragioni della mia decisione, essenzialmente dovuta alla paralisi dell’attività amministrativa, dopo una serie di giunte e commissioni consiliari andate deserte. In particolare, ho evidenziato come le questioni interne ai partiti non debbano mai, in nessun caso, recare danno alla città. Come purtroppo sta avvenendo in queste ore. Inoltre, nessuna rivendicazione di assessorati o poltrone, anche se mascherata da critica politica, può far venir meno il rispetto istituzionale per la figura del sindaco, oltre che il rapporto di solidarietà tra forze alleate alla guida di un’amministrazione cittadina. All’interno di ogni coalizione è legittimo un dibattito anche serrato tra partiti politici, ma con il limite di non lasciare Terracina in balia delle discussioni che non c’entrano niente con i problemi da affrontare. Agli esponenti della maggioranza presenti all’incontro ho ribadito la mia volontà di mantener fede agli accordi stabiliti all’indomani delle elezioni comunali di giugno 2011. Ma nello stesso tempo ha chiesto loro di anteporre l’interesse della città ai propri interessi di partito. Tutti hanno convenuto sull’urgenza di dare risposte serie e tempestive alle criticità più feroci del momento come il lavoro, la sanità, le attività produttive o l’emergenza casa, piuttosto che attardarsi in sterili polemiche interne. Purtroppo, alla riunione non hanno partecipato né il Pdl, né il Pri, senza fornire alcuna notizia o giustificazione della loro assenza. Spiace dover constatare il perdurare di atteggiamenti davvero poco propositivi. Di fronte ai quali ho scelto di dare ancora una possibilità di condivisione anche agli assenti, fissando un’ulteriore riunione di maggioranza alle ore 17.00 di domani. Qualora anche questa disponibilità restasse vittima delle logiche politiche che hanno sprigionato tale crisi di governo, non resterebbe che valutare la volontà dei singoli consiglieri di offrire il proprio personale contributo affinché Terracina non torni indietro sul percorso di rinascita civile intrapreso, evitando il commissariamento prefettizio. I tempi stringono e le opportunità diminuiscono ogni giorno di più. Rischiamo di perdere persino quelle che fortunatamente si presentano in questi giorni, come la possibilità di mantenere in vita il Tribunale di Terracina. Il Ministero della Giustizia ha difatti reso noto che qualora entro il 30 aprile il consiglio comunale terracinese deliberasse positivamente, assicurando in capo al bilancio comunale le spese di funzionamento del Tribunale, come già accade oggi, per almeno altri 5 anni potremmo stare al sicuro dal rischio della soppressione. Per questa ragione ho chiesto al Presidente del Consiglio comunale di convocare subito una seduta con il punto all’ordine del giorno. Ho poi chiesto ai partiti di maggioranza presenti alla riunione di oggi, la disponibilità a partecipare al Consiglio, comunque vadano le discussioni di queste ore, e la stessa cosa ho fatto con una lettera scritta di mio pugno nei confronti dei partiti di opposizione e di maggioranza non presenti all’incontro di oggi. Mi auguro che nessuno pensi di fuggire dalle proprie responsabilità. Per quanto mi riguarda, non lo farò. Né ora, né mai.
Dr. Nicola Procaccini
Sindaco di Terracina