Apprendiamo da una nota, con annesse e plaudenti dichiarazioni di: sindaco, assessore alla cultura, consigliere comunale di maggioranza, dell’imminente partecipazione al bando del Ministero della Cultura finalizzato all’ottenimento dei fondi per il restauro del monumento ai Caduti di tutte le Guerre di piazza Garibaldi, progettato, quest’ultimo, da Duilio Cambellotti all’alba dell’anno del Signore 1920.
I cittadini terracinesi, gli abitanti del Borgo Pio i turisti di ogni latitudine che verranno a visitare la città possono stare tranquilli, diciamo moderatamente tranquilli, perché se il finanziamento andrà in porto, il progetto di restyling verrà fatto a regola d’arte e ad imperitura memoria.
Prodotto l’incipit, non rimane che presentare il dilemma: perché in una piazza dedicata a Garibaldi, l’eroe dei due mondi, non c’è uno straccio di statua che gli faccia da riferimento visivo?
Non vorremmo esagerare, ma ci troviamo in presenza di una vera e propria discriminazione tra eroi del Risorgimento italiano: a Giuseppe Mazzini, il comune, nell’omonima piazza, ha eretto un bel “capoccione” di bronzo a ricordo, a Garibaldi neanche una foto scattata con il dagherrotipo.
L’appello: sindaco, assessore alla cultura, giovane consigliere di maggioranza che seguirà il progetto di restyling, giunta comunale tutta, consiglio comunale al gran completo, date a Garibaldi quello che è di Garibaldi, altrimenti abbiate il coraggio di cambiare nome alla piazza.
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