Così come i loro leaders nazionali, anche i leaderini locali di P.D. e F.I. hanno trovato il modo di entrare in sintonia. Mentre a Roma i loro capi trovavano l’accordo per la legge elettorale, loro, molto più modestamente, concordavano la strategia per fare l’ennesima figuraccia istituzionale in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale.
Non contenti di ciò si sono prodotti in una serie di comunicati ufficiali nei quali l’ipocrisia la fa da padrona e si percepisce fortemente la finalmente raggiunta sintonia tra i due partiti soprattutto nelle argomentazioni che ambedue le forze politiche adducono per giustificare l’ingiustificabile.
Andiamo per ordine. Innanzitutto sostengono che il candidato alla Presidenza del Consiglio doveva essere scelto insieme (preferibilmente da loro) e che doveva avere un loro assenso. Insomma poteva essere della maggioranza ma non lo doveva dire! Aggiungono che hanno deciso di non concordare sul nome del Consigliere Zappone perché funzionale agli equilibri della maggioranza.
Bisogna ricordare ai Renzini ed ai Berluschini di casa nostra un paio di cose.
Il Consiglio è stato costretto a sostituire il proprio Presidente a causa della scomparsa improvvisa di Gianni Aiello ,senza cioè, che alla base di questa decisione ci fosse una motivazione politica.
Nel 2011, all’atto iniziale della Consiliatura in corso, il Presidente del Consiglio così come il Vice ( in quota P.D.) venne eletto all’unanimità e con voto palese. E non mi si venga a dire che in quell’occasione non c’era una chiara volontà della maggioranza ad indicare proprio quella persona e proprio per equilibri politici visto che la Presidenza venne attribuita al P.R.I. in ragione degli accordi post- elettorali che portarono alla formazione della Giunta. Questo elemento era arcinoto a tutti, eppure allora nessuno ebbe da ridire.
Si parla di giochetti politici. Gli esponenti del P.D. si riferiscono forse al fatto che ci avevano fatto sapere attraverso canali “non ufficiali” che sarebbero stati pure disponibili a votare per il nostro candidato purché, a nostra volta, avessimo votato per il loro candidato alla Vice Presidenza dal momento che davano per certe le dimissioni da tale incarico di D’Andrea?
O forse si riferiscono alla lunghissima riunione che hanno tenuto con F.I. prima del Consiglio, che ci ha costretto ad iniziare i lavori con circa un’ora di ritardo ,nella quale hanno inventato la genialata che poi hanno prodotto?
Ed è rispettoso delle istituzioni dare lo spettacolo di schede bianche e nulle proposto nella seconda votazione?
Gli esponenti di F.I. ci tengono poi a rimarcare la situazione amministrativa dimenticando un piccolissimo particolare: che se c’è un disastro la colpa è esclusivamente la loro che nei due anni di permanenza in Giunta non hanno prodotto nulla di positivo in alcuno dei settori ( ed erano vitali) nei quali hanno avuto responsabilità.
Quindi facessero un bel mea culpa collettivo e la smettessero col piagnisteo al quale ci hanno abituato. Tralascio le considerazioni sulla democrazia perché da “partiti padronali” ( anche in questo la sintonia tra i due soggetti politici è fortissima), non prendiamo lezioni in merito.
Infine una parola anche per l’intervento di S.E.L.: incommentabile!!
Il Segretario del P.R.I.
Valerio GOLFIERI