Dal 1995 Legambiente coordina per l’Italia la campagna “Spiagge e Fondali Puliti” all’interno del programma internazionale Clean Up the Med che coinvolge 21 Paesi del Mediterraneo. Quest’anno l’appuntamento si è svolto lo scorso weekend di maggio con tantissime iniziative in tutta Italia, una delle quali a Terracina, domenica 16 maggio scorso, presso la Riviera di Levante (Scogliera e Sorgente dell’Acqua Magnesia) organizzata dal Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” in collaborazione con il Comitato Spiagge Libere e Mare della Riviera d’Ulisse e il Coordinamento Nazionale Mare Libero. Con questa campagna, molto partecipata, il Circolo Legambiente di Terracina “Pisco Montano” ha voluto riportare alla centralita’ del dibattito cittadino: 1) la questione delle spiagge libere realmente fruibili a Terracina, lanciando una campagna estiva “TROVA LA SPIAGGIA LIBERA E SEGNALALA A LEGAMBIENTE TERRACINA” per l’individuazione e il censimento delle spiagge libere sul nostro litorale associata ad un concorso fotografico a premi #ACACCIADELLASPIAGGIALIBERAPERDUTA” con foto da inviare entro il 31 agosto 2021 alla mail legambiente.terracina@gmail.com, complete di luogo, posizione geografica e data di scatto e senza persone riconoscibili, anche e soprattutto in previsione della necessita’ ormai inderogabile di adeguarsi al nuovo Piano Utilizzazione Arenili (PUA) regionale e ai regolamenti regionali, visto che Terracina non rispetta la percentuale del 50% secondo la Regione Lazio e Legambiente, 2) la questione della riattivazione del protocollo di rete Plastic Free Beach Terracina, sottoscritta anche dal Comune di Terracina, che tanti risultati aveva portato negli anni scorsi in termini di prevenzione e contrasto alle plastiche, stimolando l’Amministrazione Comunale e le Associazioni di Categoria ad affrontare la gravissima emergenza della plastica in mare e sulle spiagge, 3) il progetto Fishing for Litter Terracina, con i pescherecci “Piramide”, “Carlo Padre”, “Tequila”, iniziato già nel 2018, e che con i propri dati di monitoraggio è stato determinante per la redazione del DDL “Salvamare” “Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare (“legge SalvaMare”)” (AS. 1571) approvato alla Camera e attualmente in fase di discussione al Senato, e che è stato anche recentemente vincitore di un progetto nazionale di Legambiente e BNL-BNP “ Se butti male finisce in mare” per la costituzione di un protocollo sperimentale di azione e monitoraggio condiviso tra tutti i portatori di interesse, che verrà lanciato a breve.
Oltre alla rimozione dei rifiuti, l’obiettivo della campagna nazionale Legambiente “Spiagge e Fondali Puliti” è infatti quello di sensibilizzare i cittadini sul grande problema dei rifiuti sulla spiagge #beachlitter e nel mare #marinelitter che non risparmia il Mediterraneo. A parlar chiaro sul grave stato di inquinamento delle nostre spiagge, sono proprio i dati dell’indagine Beach Litter 2021, realizzata dai circoli locali di Legambiente. Nelle 47 spiagge monitorate in 13 regioni (Abruzzo, Basilicata, Toscana, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto) sono stati censiti 36821 rifiuti in un’area totale di 176 100 mq. Su circa un terzo delle spiagge campionate, la percentuale di plastica eguaglia o supera il 90% del totale dei rifiuti monitorati, mentre sul 72% dei lidi monitorati sono stati rinvenuti guanti usa e getta, mascherine o altri oggetti riconducibili all’emergenza sanitaria Covid-19. In particolare le mascherine sono state rinvenute sul 68% delle spiagge monitorate, i guanti usa e getta sul 26%. Rinvenuti anche quest’anno, in 5 spiagge di Campania, Lazio e Sicilia, i dischetti utilizzati come biofilm carrier nei depuratori.
Il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” ha effettuato, dopo lo stop forzato causa pandemia da COVID19 del 2020, l’indagine “Beach Litter 2021” a Terracina lo scorso 24 Aprile sulla spiaggia di Levante, spiaggia campione oramai da 5 anni, su un’area di 5000 metri quadri, e Terracina entra quindi per la quinta volta, nell’indagine “Beach Litter ”, come uno dei 5 siti del Lazio sottoposto a classificazione e monitoraggio (Anzio, Terracina, Roma, Formia, Fondi). Sono stati raccolti e classificati (utilizzando il questionario ed il protocollo di raccolta, campionamento e classificazione internazionale sviluppato sulla base della Marine Strategy Framework Directive che permette la classificazione ed il confronto tra i dati raccolti da chiunque lo utilizzi seguendo i criteri della Citizen Science) ben 1440 rifiuti con una media di 28,8 rifiuti ogni 100 metri quadri in linea con la media del 2019 sempre sulla stessa spiaggia 29,3 rifiuti ogni 100 metri quadri e del 2018 con 29 rifiuti ogni 100 metri quadri, a fronte di una densità media nazionale che quest’anno è di 21 rifiuti ogni 100 metri quadri e una densita’ media regionale pari a 24,4 rifiuti ogni 100 metri quadri.
Oltre l’82% dei rifiuti classificati è plastica, seguita da metallo (5,3%), carta/cartone (2,9%), tessili (2,4%), vetro e ceramica (2,22%). Di questi rifiuti ben 1254 (87%) sono ascrivibili a Cattiva Gestione dei rifiuti urbani, 129 (8,9%) a Mancata Depurazione e 57 (3,9%) ad Attività Produttive come pesca e acquacoltura.
Beach Litter 2021 Terracina: Percentuale dei materiali trovati
Anche quest’anno si confermano al primo posto nella top ten dei rifiuti spiaggiati sulla spiaggia di Levante gli oggetti e i frammenti di plastica o di polistirolo non identificabili, che insieme rappresentano circa il 31% dei rifiuti classificati. Al secondo posto troviamo i mozziconi di sigarette (oltre il 7% dei rifiuti rinvenuti), seguiti al terzo posto dai cotton fioc in plastica (4,4% dei rifiuti monitorati). Questi ultimi sono il simbolo per eccellenza di maladepurazione (spesso infatti vengono gettati nel wc) e in Italia sono al bando in favore di alternative più sostenibili e compostabili. Al quarto posto troviamo i rifiuti da costruzione di plastica (2,8%), essendo la spiaggia monitorata una spiaggia urbana con numerose attività commerciali balneari, seguiti dai frammenti di carta (2,6%). Al sesto posto troviamo i tappi e i coperchi di bevande di plastica (2,5%), seguiti dai contenitori, tubi compresse e blister medicinali (2,4%). All’ottavo posto troviamo la carta stagnola e carta alluminio (2,3%) seguita dai frammenti di vetro e ceramica superiori a 2,5 (2%). A chiudere la top ten le bottiglie e i contenitori di plastica per bevande (1,95%). Inoltre sono stati anche rinvenuti, anche se in minori quantita’, guanti usa e getta, mascherine o altri oggetti riconducibili all’emergenza sanitaria Covid-19.
“I rifiuti, e in particolare quelli in plastica, sui nostri litorali continuano a rappresentare per gli ecosistemi un problema enorme – afferma Roberto Scacchi, Presidente di Legambiente Lazio – intorno al quale bisogna costruire una grande risposta fatta non solo di azioni di volontariato, ma anche di politiche a tutela delle coste e delle acque, forti interventi amministrativi e legislativi, per cambiare in meglio le modalità di raccolta, aumentare l’uso di bioplastiche, mettere in campo scelte coraggiose come per esempio il divieto di fumo in spiaggia. Nel Lazio l’impagabile ruolo dei volontari continua e continuerà ad essere forte e ringraziamo tutti quelli che hanno lavorato e continuano a farlo per la realizzazione di queste straordinarie esperienze e tutti quei volontari che collaborano con noi e con il Circolo di Terracina”.
“L’emergenza dell’inquinamento da rifiuti in mare ha assunto proporzioni allarmanti a livello globale. Un problema che riguarda da vicino anche il nostro “piccolo” Mar Mediterraneo. Un mare che costituisce meno dell’1% della superficie di mari e oceani del Pianeta e, nonostante sia uno dei 25 hot spot della biodiversità mondiale, è anche la sesta area di accumulo dei rifiuti al mondo. Sono tante le iniziative portate avanti dal nostro Circolo sul tema dei rifiuti in mare e sulle spiagge negli ultimi anni, tutte in collaborazione con Legambiente nazionale, Legambiente Lazio, il Corpo della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera, Balneari, Pescatori, Comune, Scuole e Universita’, anni di studio, lavoro, campagne di sensibilizzazione e di educazione, progetti di grande prestigio nazionale e internazionale e Terracina sarebbe potuta diventare già da anni, una città simbolo nella lotta alla plastica con atti corretti e validati anche dal punto di vista scientifico e legale, visto anche la sottoscrizione da parte del Comune di Terracina del Protocollo “Plastic Free Beaches Terracina” con Legambiente e le principali Associazioni di Categoria, con Deliberazione di Giunta Comunale – n. 51 del 19/03/2018, con una serie di impegni che sono stati poi invece disattesi. In aggiunta, la nostra Amministrazione, dopo aver sospeso l’ordinanza “Terracina plastic free” prot.N. 1759 del 10 gennaio 2020 (una ordinanza molto “leggera” in termini di disposizioni e che sarebbe entrata in vigore il 15 giugno 2020) fino a dicembre 2020 (salvo proroghe!), causa pandemia e con l’obiettivo di smaltire le scorte di plastica in magazzino (!) non ha mai più ripreso la questione tanto e’ vero che anche la nuova stagione balneare appena iniziata si presenta purtroppo senza regole in questo campo. Con i dati dell’ultima campagna Beach Litter 2021 Terracina che ci confermano il problema dei rifiuti plastici sulle spiagge e con i monitoraggi in corso di Fishing for Litter Terracina che ci confermano sulla grave emergenza delle plastiche in mare, è assolutamente necessario invece che si adottino politiche e atti amministrativi cogenti nella direzione della protezione dell’ambiente e del contrasto al #beachlitter e #marinelitter, assolutamente importanti anche per dare un senso ed una concretezza a raggiungimenti come quello della tanto sbandierata “bandiera blu” che se non accompagnati da reali processi di miglioramento che vadano ad incidere concretamente sulla qualità della vita del cittadino e del turista della nostra Città, restano solo dei vuoti adempimenti burocratici” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e Consigliere Nazionale dell’Associazione.
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