La vicenda che ha coinvolto in maniera tragica il maggiore dell’Aereonautica Gabriele Orlandi, e tutto quello che ne è scaturito nei giorni e mesi a seguire ci appassiona professionalmente, ma anche sotto l’aspetto della “scienza sociale”, in altre parole l’indagine che si compie sui fenomeni della società umana e che porta a indagarne gli effetti e le cause, in rapporto con l’individuo e il gruppo sociale di riferimento.
La vicenda del maggiore Orlandi si pone a meraviglia per far attivare un percorso di ricerca sul “gruppo sociale terracinese”, affinchè si possa comprendere meglio cosa sia effettivamente scattato nel cuore e nell’animo di chi quella tragedia l’ha vissuta in presa diretta, ma anche in seguito al consolidamento dell’evento che ricordiamo è stato alimentato da numerose manifestazioni di commemorazione.
Dico questo perché a distanza di mesi la memoria collettiva per quanto successo al maggiore Orlandi non si è ancora affievolita, e questo lo deduciamo dai dati in nostro possesso.
Infatti, dopo 48 ore dalla pubblicazione dell’ultima notizia riguardante la “possibilità di un errore umano” di chi quell’Eurofighter quel giorno pilotava, una massa consistente di cittadini terracinesi (e non solo) ha commentato, anche in maniera scomposta, quello che le indagini degli esperti stanno prospettando.
Questi numeri ci raccontano che in 48 ore i cittadini che hanno letto la notizia sono stati 9355, con 57 “mi piace”, 50 commenti, 25 condivisioni.
Non avendo competenza all’analisi sociologica dei dati che continuano a giungerci sulla vicenda, ci rimettiamo alla valutazione dei tecnici della materia.
Rimaniamo però fermi al commento finale che scrivemmo la scorsa volta: ”… In ogni caso è la tragedia di un ottimo e giovane pilota collaudatore dell’Aeronautica Militare Italiana, della sua famiglia, della compagna di vita, ma anche di un’intera città che stenta a distanza di mesi a ritrovare la sua serenità sociale …”.
e.l.
P.S.
Pubblichiamo una foto scattata da Giorgio Del Monte nei secondi che precedono l’impatto tra il Caccia e il mare.