Le continue fughe a mezzo “annunciazione stampa” dell’assessore ai lavori pubblici (che è anche il responsabile comunale di FDI), spaziano su tutto: dalle migliaia di buche da coprire delle strade comunali, alle gioconde rotonde sulla via Appia, al favoloso progetto di restyling di via Badino, al voler riportare a “casa” la famosa “Cassa di Terracina”, custodita da decenni in uno dei musei più importanti della Capitale d’Italia.
Quest’ultimo annuncio – sconfinamento in altre competenze giuntali, ha convinto l’assessore Cerilli a scrivere una curiosa lettera aperta al collega “annunciatore per antonomasia” e per conoscenza al sig. sindaco, che riassumiamo nei punti salienti.
Passaggio n.1.
“… L’autorevolezza del Museo Nazionale di Palazzo Venezia impone iniziative improntate alla diplomazia e alla cortesia istituzionale, strada maestra per giungere a una collaborazione che consenta, in futuro, di disporre dell’opera, anche temporaneamente …”.
Passaggio n.2.
“… Per ottenere certi risultati, si ha necessità di fondi che, al momento, non sono stati messi a disposizione della cultura. Dunque preciso che, io, con l’aiuto della mia lista di appartenenza “progetto arnia”, continuerò ad impegnarmi, e l’aiuto di tutti (e preciso di tutta la maggioranza) sarà prezioso, ma se insieme non reperiremo i mezzi necessari, il lavoro non potrà procedere speditamente … ”.
Passaggio n.3.
“… Esistono comunque altre situazioni, forse più a portata di mano, nelle quali l’apprezzabile disponibilità di FDI-AN Terracina potrebbe risultare particolarmente efficace. Mi riferisco alla fruibilità del Castello Frangipane … Si tratta di risorse relativamente esigue per il cui reperimento, lo sa bene, l’assessorato ai Lavori Pubblici incontra grandi difficoltà …”.
Passaggio tombale all’Annunciazione del sistema FDI.
“… Resto convinta che solo ragionando in termini di coalizione la nostra azione potrà essere credibile, efficace e realmente utile a Terracina”.
Un interrogativo sorge spontaneo:
Perché, per chi, per cosa?
Gina Cetrone
Movimento politico “Sì Cambia”