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Terracina. Lavori Pubblici: assegnati solo il 30% degli interventi previsti dal Piano entro il 2023

scritto da Redazione
Terracina.  Lavori Pubblici: assegnati solo il 30% degli interventi previsti dal Piano entro il 2023

L’elenco dei lavori da realizzare nel primo anno di Piano prevedeva, 22 interventi, l’importo complessivo degli interventi era di 16,695,044 €.

Dalla mia interrogazione è emerso che per i 22 interventi inseriti nell’elenco dei lavori da assegnare nel 2023, solo per 7 interventi si è arrivati all’assegnazione dei lavori, sono sostanzialmente gli interventi finanziati con i fondi del PNRR e finalizzati alla riqualificazione del quartiere Borgo Pio, la cui assegnazione in base alla proroga ministeriale doveva realizzarsi entro il 30 settembre 2023, mentre i restanti 15 interventi, inclusi nell’elenco annuale, sono ancora in iter per l’assegnazione dei lavori, con alcuni interventi che addirittura non sono mai partiti o mancano di progetto di fattibilità e/o di finanziamento (come gli interventi di messa in sicurezza -Pozzo S. Antonio, la Ciana, sponde del Mortacino-).

Fanno parte dei 15 alcuni interventi importanti, riportati di seguito con gli aggiornamenti forniti dall’Amministrazione in risposta all’interrogazione, come: la realizzazione del nuovo Ponte sul Sisto (inizio lavori previsto dopo l’estate, durata dei lavori 6 mesi); la riqualificazione della Biblioteca Olivetti (dopo aver mancato l’impegno del 15 ottobre per l’assegnazione dei lavori a cui è legata la seconda tranche del finanziamento regionale, sono scaduti anche i termini della proroga al 31/12/2023 concessa dalla Regione, concessa una ulteriore proroga di 60 giorni, tempi di realizzazione 270 giorni); l’appalto da 4,5 milioni di euro per Interventi di manutenzione, pronto intervento e messa in sicurezza delle strade (in fase di completamento la gara per l’affidamento dell’appalto per l’accordo quadro biennale, dovranno poi essere definiti i contratti, manca ancora il dettaglio delle strade che saranno oggetto d’intervento); il completamento dei lavori di realizzazione cappelle gentilizie e loculi cimiteriali nel cimitero di via Anxur (lavori interrotti nel 2020 a seguito di risoluzione contrattuale con la ditta e mai più riavviati, si apprende che gli stessi sono stati realizzati anche in contrasto con le disposizioni del Piano Regolatore cimiteriale comunale); il completamento del programma integrato mobilità sostenibile centro storico alto – ascensore alle Poste e parcheggio di via dei Domenicani (progetto che risale al 2006 per un importo di 1.350.000 € interamente finanziato dalla Regione Lazio ai sensi della L.R. n° 4 del 28/04/2006, affidato lo scorso dicembre l’incarico per la redazione della progettazione esecutiva relativa al completamento dei lavori a seguito di risoluzione nel 2021 del precedente contratto in danno con la ditta appaltatrice dopo che già nel 2010 c’era stata una risoluzione contrattuale consensuale con la prima ditta a cui era stati affidati i lavori); riqualificazione edifici scolastici (iter ancora da avviare, in corso la definizione degli interventi da realizzare).

In sintesi, sono stati affidati lavori per il 31,8% degli interventi previsti, mentre per quanto riguarda le risorse economiche di bilancio impegnate, sono state impegnati 5.130.000 € su 16.695.044 € pianificati pari al 30,7%.

Europa Verde Terracina ha sottolineato, nel suo intervento in aula, come questi risultati evidenzino alcune problematiche rilevanti che vanno affrontate tempestivamente e con decisione:

– innanzitutto un problema evidente di capacità produttiva dell’Ente le cui risorse amministrative, tecniche e finanziarie attuali non consentono assolutamente di ottenere gli obiettivi tecnici ed economici che erano stati fissati nel Piano Triennale;

– poi, la necessità, in futuro, di formulare un Piano triennale ed un elenco delle opere annuale che sia consistente, coerente con il Bilancio di previsione ma che abbia anche un elevato livello di attendibilità e di realizzabilità perché portare a casa il 30% dei lavori, in termini di impegno di spesa, non è assolutamente accettabile;

– occorre poi inserire nel Piano, come richiesto dalla normativa, le opere incompiute, che i cittadini aspettano da anni, che hanno priorità di realizzazione e sulle quali bisognerebbe assumere delle decisioni prima di mettere mano ad altro visto che in questi anni ne abbiamo collezionate a iosa in questa città. Cattedrali nel deserto che vanno completate ed evitate per il futuro;

– occorre poi garantire che gli interventi inseriti nel Piano Lavori siano aderenti, dal punto di vista della progettazione, al PEBA-Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche e al PUMS- Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, adottati di recente dal Comune.

Poi, avere un quadro sistematico di tutte le opere che sono state già assegnate e sono entrate nella fase realizzativa con le eventuali criticità e le previsioni di completamento, per poterle continuare a monitorare dal punto di vista tecnico e finanziario. Oggi dopo la fase di assegnazione lavori, quelle opere scompaiono dal Piano Lavori e quindi dai radar, mentre è importante che i cittadini sappiamo quando quelle opere verranno consegnate e le ragioni degli eventuali ritardi;

– occorre poi rivedere urgentemente il sistema premiante, assegnando a dirigenti e funzionari obiettivi concreti e sfidanti ai quali legare i premi e gli incentivi senza variare gli obiettivi in corso d’opera, non adempimenti burocratici e formali, ma la realizzazione di opere e servizi che hanno un impatto concreto sulla vita dei cittadini garantendo tempi di realizzazione certi, perché sono troppe le opere che dopo 20 anni ancora sono da completare in questa città.

Chi governa la città è chiamato a fare un’analisi approfondita delle cause e delle criticità che hanno determinato questi ritardi rispetto agli obiettivi del Piano Lavori, fornendo ai cittadini le fondate motivazioni per cui dovranno attendere di più per poter usufruire di quelle opere promesse, assumendosene la responsabilità politica, perché il tempo non è una variabile indipendente, ma è fondamentale.

Relativamente agli interventi finanziati con i fondi del PNRR per la riqualificazione del Borgo Pio, Europa Verde Terracina ha sottolineato l’esigenza di illustrare e far conoscere il progetto, che prevede un investimento di oltre 5 milioni di euro, sia nella competente commissione consiliare ma soprattutto, con una assemblea pubblica, alla cittadinanza e ai commercianti che operano nella zona e ai quali, in questi giorni, stanno arrivando le ordinanze per smontare i propri dehors entro il 31 gennaio, senza tra l’altro specificare la data di inizio e conclusione lavori e quindi lasciandoli nella più totale incertezza, con tutti i rischi economici del caso. Processo partecipativo, previsto dalle norme in materia di lavori pubblici, che l’Amministrazione dovrebbe promuovere e finalizzato alla informazione dei cittadini e delle imprese, al confronto pubblico con incontri di approfondimento, discussione e gestione delle potenziali criticità. Da questo punto di vista è stata sottolineata anche l’utilità di apporre nell’area dei cartelli illustrativi dell’intervento di riqualificazione come avviene in altre città.

Relativamente agli interventi di emergenza, relativi ai tratti stradali interrotti, Via S. Francesco, Via Lungolinea PIO VI, Via Ponte Rosso (per i primi due non sono stati forniti dall’Amministrazione concreti elementi di soluzione in tempi rapidi, mentre per Via Ponte Rosso, l’assessore competente ha affermato che si stava completando la messa in sicurezza del bordo stradale a ridosso dell’argine per poter procedere alla riapertura della strada, riapertura avvenuta, con le relative prescrizioni di uso, nel corso della giornata di sabato 20 gennaio) è evidente che gli stessi rivestono carattere di urgenza e dovrebbero avere la massima priorità visto che vanno a compromettere una viabilità cittadina che già di per sé è storicamente abbastanza sofferente e che si è ulteriormente aggravata in questi ultimi anni. In particolare la strada che costeggia la sponda destra del Lungo Linea Pio dall’ingresso nord della città fino al porto, risulta abbastanza compromessa con un evidente dislivello tra i due margini della strada e sarà necessario un intervento di messa in sicurezza e consolidamento consistente ed esteso prima che la situazione peggiori drammaticamente, sotto i colpi di un dissesto idrogeologico le cui dimensioni in termini di impatto sul territorio e popolazione coinvolta, sono state chiaramente messe in evidenza, in occasione della presentazione in aula il 30 novembre scorso della interpellanza di Europa Verde Terracina sul rischio climatico, idrogeologico ed incendi, sollecitando l’Amministrazione a muoversi con decisione per mettere in piedi un Piano di Governo del Territorio con misure urgenti di intervento su cui indirizzare l’azione di progettazione e di finanziamento, cercando di evitare rischi per la popolazione.

Gabriele Subiaco

Consigliere comunale Europa Verde

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