sabato 23 Novembre 2024,
*Due parole due a commento dell’intervento del consigliere comunale Di Sauro, rispetto all’approvazione del Ministero della Cultura del Piano Triennale degli Interventi 2024-2026.
Ricordiamo bene quello che si scrisse su questa pagina nel momento in cui la grancassa mediatica e propagandistica annunciava l’apertura, seppur simbolica, della cavea del teatro romano.
A corredo della simbolica inaugurazione scese da Roma, tra gli altri, il ministro Sangiuliano e da Bruxelles l’onorevole dimorante nella panza della balena, mentre a far da corollario alla gaia giornata alti burocrati, politici di secondo, terzo e quarto livello, tutti tesi a magnificare lo storico evento.
Divisi nelle rispettive competenze istituzionali e politiche, promettevano davanti al plaudente pubblico radunato per l’occasione sulla piazza che fu edificata, pecunia sua, da Aulo Emilio, una valanga di finanziamenti per terminare un monumento, più che un teatro propriamente detto.
In quelle ore milioni erano gli euro che venivano promessi per la città: per terminare il teatro e renderlo realmente agibile e fruibile, ma anche per riaprire monumenti e luoghi culturali chiusi alla fruizione dei cittadini.
Ma si sa le inaugurazioni “farlocche” e di chiara propagando si scontrano poi con l’amara verità: la tanto decantata filiera di Governo di destra non funziona o forse non funziona solo a Terracina.
Di quei milioni di euro promessi, a “voce”, ci notizia Di Sauro, verranno dirottati a Terracina 160 mila euro e neanche per il teatro romano, bensì per il restauro della chiesa di San Silviano “Beneditt”.
Mentre la filiera di governo per altri centri della nostra provincia e regione ha fatto miracoli.
Chess’è! E mo mettetece na pezza!
#regionelazio #politica #terracina
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