Riguardo alle notizie pubblicate questa mattina da alcuni quotidiani locali, il Sindaco Nicola Procaccini, l’assessore all’urbanistica e coordinatore cittadino del Popolo della Libertà Gianluca Corradini, precisano quanto segue:
- Il Pdl, anche a dispetto di quello nazionale, si riunisce, discute e alla fine, in blocco, adotta le sue decisioni. Per questo si stigmatizza qualunque ricostruzione gossipara finalizzata nella produzione di accadimenti politici e amministrativi mai avvenuti. Riteniamo sia ormai noto a tutti che quando il Sindaco, e chi fa parte della maggioranza di governo della Città di Terracina ravvisa la necessità di comunicare, lo fa ufficialmente e senza sotterfugi.
- Per quanto riguarda la chiamata in causa dell’assessore Rossano Alla, il Popolo della Libertà non ha mai avanzato richiesta di dimissioni dello stesso né al Sindaco né all’Udc. Riteniamo utile e democratico che in una maggioranza possano essere espresse critiche sul lavoro che i singoli svolgono. Questo percorso fino a oggi è valso per il Sindaco, gli assessori del Pdl e per gli appartenenti alla coalizione. Critiche che sono oltremodo utili quando gli argomenti sul tappeto della discussione sono delicati e complessi come nel caso riguardante l’Azienda Speciale.
- Per quanto concerne invece il personale del Comune, con il quale ci confrontiamo ogni giorno sulle oggettive difficoltà che s’incontrano nella conduzione amministrativa e tecnica, rispetto agli indirizzi politici. Difficoltà non legate a persone specifiche ma più in generale all’ottimizzazione degli uffici e servizi che devono offrire sempre il massimo dell’impegno. Sappiamo bene che all’interno della pianta organica del Comune vi sono dipendenti che svolgono con abnegazione e professionalità il loro lavoro, come di altri che hanno difficoltà nello stare al passo dei più virtuosi. A tutti loro, in ogni modo, abbiamo chiesto fin dal nostro insediamento di aiutarci nel migliorare l’offerta dei servizi rivolti ai cittadini, e non ravvediamo in questo percorso alcuna persecuzione. Siamo di fronte ad una crisi economica e sociale di proporzioni bibliche e ognuno di noi, dipendenti compresi, deve offrire il massimo dell’impegno per la soluzione dei problemi. Riteniamo che insieme ce la possiamo fare.
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