Apprendiamo che il DUP-Documento Unico di Programmazione che definisce gli obiettivi strategici e operativi dell’Ente, individua 3 obiettivi di valore pubblico, 15 obiettivi strategici e ben 153 obiettivi operativi con un Triennale delle opere pubbliche che prevede 46 interventi per un valore economico stimato di 49,5 milioni di € in 3 anni, con moltissimi interventi che non hanno neanche il Codice di progetto (CUP) e privi di copertura economica.
Purtroppo pur avendo speso soldi per una serie di Piani importanti in questi anni, come: il PUMS- Piano della Mobilità Sostenibile, il PEBA- Piano per la Eliminazione delle Barriere Architettoniche, IL PAESC- Piano Energia Sostenibile e Clima, il PGAF- Piano di Gestione Forestale, questi piani vengono considerati nel DUP e nel Triennale solo marginalmente.
Un quadro programmatico in cui si davvero fa fatica ad individuare strategie precise e coerenti con obiettivi chiari e misurabili.
“Ringraziamo la Amministrazione e in particolare la Presidente della Commissione Anna Maria Speranza per averci chiamato in audizione e aver ascoltato le proposte della nostra Associazione per il nuovo DUP, ma rileviamo che tali audizioni seppure importanti rischiano di diventare un puro esercizio teorico visto che quasi nulla di quanto proposto sia in audizione che con la successiva relazione consegnata è stato poi riportato nel DUP pubblicato che sarà a breve portato in Consiglio Comunale, anche se confidiamo nella possibilità ancora di modificarlo in Consiglio.
Sono ormai 8 anni – da quando siamo nati nel 2016- che cerchiamo con le nostre campagne e iniziative nazionali, regionali e locali, con i nostri Rapporti e con i nostri eventi, ma anche con la nostra attività di sensibilizzazione e advocacy, vigilanza e contrasto alle illegalità, di migliorare la nostra città rendendola sempre più cosciente di quali sono le azioni e gli indicatori che possono concretamente metterla ai primi posti come bellezza, qualità della vita, salute e sicurezza dei suoi abitanti e come renderla una meta turistica unica e attrattiva per diverse tipologie di turisti, facendola uscire da un provincialismo chiuso e autoreferenziale e superando la vuota formula retorica “Terracina la più bella città del mondo” che non ci incanta. Noi crediamo nella programmazione per obiettivi, nell’ambientalismo scientifico e vogliamo porci degli obiettivi ambientali concreti e poi misurarli e soprattutto confrontarci con il resto del mondo, aspirando a scalare la classifica e ritirare premi e non convincerci a parole che tutto va bene. Ci auguriamo che quanto da noi proposto possa essere comunque accolto almeno in parte e che siano destinate risorse importanti ad obiettivi che siano concreti, visibili e soprattutto misurabili”.
Anna Giannetti
Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e Consigliere Nazionale dell’Associazione
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