“Il Terracina 1925 comunica che la gara Terracina-Luiss, in programma domenica 4 settembre alle ore 15.30 presso lo Stadio ‘Mario Colavolpe’, si disputerà a porte chiuse a causa dell’attuale inagibilità dell’impianto.
La Società, che nel corso di questi primi mesi di gestione si sta fortemente impegnando nella rivalutazione e ristrutturazione dello Stadio ‘Mario Colavolpe’, è in contatto con le autorità comunali competenti per risolvere il vincolo attualmente imposto dal Comune di Terracina e rendere possibile al più presto l’affluenza del pubblico alle gare casalinghe della squadra”.
E’ questo un passaggio, amarissimo, del comunicato stampa della dirigenza della prima squadra di calcio della città, che evidenzia il fatto, grave, di non poter iniziare il campionato giocando le partite casalinghe allo stadio Mario Colavolpe.
Un danno di immagine per una società che si sta ponendo con serietà sullo scenario calcistico regionale, ma soprattutto anche un danno economico per i mancati incassi che andrebbero a sollevare, almeno in parte, le gravose spese di gestione.
La gerenza degli impianti sportivi presenti sul territorio comunale è una di quelle vicende politiche – amministrative mai risolte compiutamente, con una sola eccezione: lo stadio comunale di Borgo Hermada, sul quale si è visto un impegno massiccio di finanziamenti pubblici e come riportano i documenti dei magistrati pontini, senza che questa società abbia pagato le relative utenze (acqua, luce, gas…) per migliaia di euro, poste di fatto in conto al contribuente terracinese.
Mentre per lo stadio “meraviglioso della Vittoria” del borgo tutto è andato bene, la compagine che ha governato per circa 15 anni la città non ha mai risolto per il Colavolpe la problematica dell’agibilità agli eventi sportivi con il pubblico.
Da anni, infatti, la Giunta comunale emetteva autorizzazioni provvisorie per far svolgere – con il pubblico – le partire casalinghe della prima squadra di calcio della città.
Oggi, con il Commissario prefettizio, questa “storiaccia gestionale” prosegue indefessamente, con buona pace del Terracina Calcio 1925 e dei suoi appassionati tifosi.
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