Le carte analizzate dalla Corte dei Conti in merito al contratto e alle conseguenti retribuzioni della direttrice dell’Azienda Speciale Terracina, hanno prodotto una decisione devastante per l’azienda partecipata del Comune di Terracina, con riflessi importanti anche sull’apparato politico e di governo dell’ente di Piazza Municipio.
La Procura regionale della Corte dei Conti ha infatti rinviato a giudizio il direttore generale dell’Azienda Speciale Carla Amici e in via sussidiaria: il sindaco Roberta Ludovica Tintari, l’assessore all’ambiente Emanuela Zappone, i revisori dei conti, i presidenti del consiglio di amministrazione, i componenti del consiglio di amministrazione, che si sono susseguiti dal 16 dicembre 2015.
Questo su movimento amministrativo e politico, indotto dalla decisione della Corte dei Conti ha prodotto una delibera comunale che si riporta in sintesi:
“di confermare la nomina del Direttore Generale dell’Azienda Speciale “Terracina” proposta nel verbale del Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 03.11.2020 successivamente approvata con deliberazione di G.M. n. 163 del 12.11.2020;
• in merito al trattamento economico da corrispondere al Direttore Generale, di formulare apposito indirizzo al componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda speciale affinché provvedano senza ulteriore indugio:
1. ad adeguare tutti gli atti contrattuali del Direttore Generale dell’Azienda Speciale “Terracina” alle norme dei CCNL dei Dirigenti dei Servizi pubblici locali, previste e richiamate nello Statuto aziendale, così eliminando tutti gli aspetti di criticità segnalati dalla Corte dei Conti nella vertenza n. 238/2021 VPGA;
2. al recupero di tutti gli emolumenti corrisposti e liquidati negli ultimi cinque anni a qualsiasi titolo al Direttore dell’Azienda Speciale derivanti dall’applicazione di un CCNL diverso da quello stabilito nello Statuto Aziendale;
3. in via subordinata ed alternativa, qualora si ritenga legittima l’applicazione del CCNL Enti Locali, al recupero delle somme corrisposte negli ultimi cinque anni per le attività di consulenza esercitata in violazione del principio di onnicomprensività stabilito nell’art. 60 del CCNL Enti Locali;
4. ad incamerare il credito derivante dalle attività di cui ai punti 2 e 3 a favore del bilancio dell’Azienda Speciale “Terracina” accantonando lo stesso in apposito fondo dedicato;
5. di trasmettere la presente deliberazione al CdA dell’Azienda Speciale affinché provveda a porre in essere gli adempimenti richiesti entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente.
Delibera che indica adempimenti certi, sicuramente propedeutici per l’udienza del 22 settembre 2022 presso la Procura regionale della Corte dei Conti di Roma.
Tentativo che appare in ogni modo una netta correzione di tiro da parte dell’amministrazione comunale.
Correzione forse tardiva, ma questo lo decideranno i giudici contabili.