Leggo oggi con stupore ed incredulità le dichiarazioni farneticanti e prive di ogni fondamento da parte della segreteria comunale del PD, un modo onesto e corretto di fare opposizione sarebbe quello di dire veramente le cose come esattamente sono, senza fare la solita demagogia che altro non comporta che la distrazione del cittadino a quella che è la realtà dei fatti concreti. In primis preme evidenziare che si stanno confondendo due progetti che si stanno portando avanti, quello della pista ciclabile e quello della riqualificazione di viale circe, dove quest’ultimo ha visto già aggiudicata la procedura e l’altro ancora deve essere indetta la gara. Quanto dichiarato dal Pd su affidamenti diretti per somma urgenza per pista o piazzale lido sono accuse false, perché in merito alla somma urgenza nessuno ha mai richiamato tale articolo di legge infatti la procedura adottata è stata quella dell’art 122 com 7 che vengo ad illustrare:L’Autorità ha adottato la determinazione n. 2 del 6 aprile 2011 recante “Indicazioni operative inerenti la procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara nei contratti di importo inferiore alla soglia comunitaria, con particolare riferimento all’ipotesi di cui all’art. 122, comma 7 del d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163. Successivamente, il legislatore ha emanato il decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70 , rubricato “Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 110 del 13 maggio 2011, convertito in legge con modifiche dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 160 del 12 luglio 2011, nell’ambito del quale è stato abrogato il comma 7-bis dell’art. 122 del Codice ed è stato sostituito il comma 7 dello stesso articolo 122 dal seguente: “7. I lavori di importo complessivo inferiore a un milione di euro possono essere affidati dalle stazioni appaltanti, a cura del responsabile del procedimento, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, e secondo la procedura prevista dall’articolo 57, comma 6; l’invito è rivolto, per lavori di importo pari o superiore a 500.000 euro, ad almeno dieci soggetti e, per lavori di importo inferiore a 500.000 euro, ad almeno cinque soggetti se sussistono aspiranti idonei in tali numeri.
Tra le innovazioni più significative inserite dal d.l. n. 70/2011, si segnala l’innalzamento della soglia per l’affidamento, mediante procedura negoziata senza bando, di appalti di lavori pubblici, soglia precedentemente fissata nella misura di 500.000 euro dal comma 7-bis dell’art. 122 del Codice ad € 1.000.000,00 ai sensi del novellato comma 7 dell’art. 122.In realtà l’art. 4, comma 2, lett. l) del d.l. n. 70/2011, come modificato dalla legge di conversione, non si è limitato ad effettuare solo un’elevazione della soglia previgente, ma ha riformulato interamente il comma 7 dell’art. 122, abrogando contestualmente il comma 7-bis, introdotto dal decreto-legge 23 ottobre 2008, n. 162, come emendato dalla legge n. 201/2008.
Lo scopo della novella va ricercato nell’esigenza di semplificare le procedure di affidamento dei contratti pubblici, come espressamente indicato nel primo comma del citato art. 4 del d.l. n. 70/2011; a riguardo si precisa che la stessa finalità emerge dalla lettura della Relazione di accompagnamento allo schema di decreto-legge, ove si dice: “Per semplificare le procedure di affidamento dei contratti di importo di modesta entità, si aumenta da 500.000 euro ad un milione di euro la soglia entro la quale è consentito affidare i lavori con la procedura negoziata senza bando a cura del responsabile del procedimento (art. 122 del codice). L’elevazione dell’importo è bilanciata, per garantire la massima concorrenzialità della procedura, con l’aumento del numero minimo dei soggetti che devono essere obbligatoriamente invitati (almeno 10 per i lavori di importo superiore a 500.000, almeno 5 per i lavori di importo inferiore)”. Ed ancora “L’attuale fase di crisi economica rende indispensabile l’adozione di misure di semplificazione ed accelerazione delle procedure di affidamento dei contratti pubblici in modo da consentire, da un lato, una rapida cantierizzazione degli interventi infrastrutturali e, dall’altro, una riduzione dell’enorme mole di contenzioso esistente in materia. La costruzione delle opere pubbliche, infatti, rappresenta un importantissimo “motore” per lo sviluppo del Paese, soprattutto se si tratta di opere di interesse strategico (legge obiettivo)”. Occorre, inoltre, porre attenzione a violazioni del divieto di artificioso frazionamento, come affermato dal comma 4 dell’art. 29 del Codice: “Nessun progetto d’opera né alcun progetto di acquisto volto ad ottenere un certo quantitativo di forniture o di servizi può essere frazionato al fine di escluderlo dall’osservanza delle norme che troverebbero applicazione se il frazionamento non vi fosse stato”.
Si specifica, a riguardo, che la violazione del divieto di artificioso frazionamento, secondo quanto affermato da un recente orientamento della magistratura contabile, costituisce un indice sintomatico del c.d. “danno alla concorrenza” (cfr., Corte dei conti, sez. giur. Abruzzo, sentenza n. 23 del 20 gennaio 2011).
Questo è il motivo che ha portato questa amministrazione a pensare in un’unica gara della pista ciclabile quello di far rientrare la segnaletica e quant’ altro.
Infine il richiamo ad un possibile privilegio alle ditte del luogo, mi fa specie che millantatori, a questo punto, di legalità, richiedano una cosa tanto illegittima. Nessuno mai in questa amministrazione non garantirebbe i principi di trasparenza e rotazione, principi cardini del nostro regolamento anche dall’ opposizione votato. E’ comunque da dire che i nostri elenchi come si può tranquillamente controllare presso il competente ufficio conta pochissimi operatori cittadini che posseggono la categoria OG3 cl.II con SOA condizione per poter essere estratti a detta procedura.
Tutte queste cose a livello tecnico e normativo il consiglio comunale le ha recepite votando all’unanimità il regolamento delle gare e contratti, dando la possibilità agli uffici di seguire le corrette procedure senza dubbi o interferenze di alcun genere. Con il regolamento e l’istituzione dell’elenco delle ditte fiduciarie si garantisce la rotazione vera delle ditte, invece nel caso di procedure aperte sempre e comunque si rischierebbe che a vincere possa essere sempre una stessa ditta, libera di partecipare perché non si applica il sistema della rotazione.
Quando ci sono somme urgenze vere o lavori sotto i 40.000 € si cerca dove possibile e consentito, senza farne una regola che crea disuguaglianze tra tutti gli imprenditori del territorio nazionale di chiamare per il pronto intervento in somma urgenza le ditte locali, vedi i lavori alla Giovanni Paolo II°, alla Don Milani, al Ponte dei 12, Al muro di salita Annunziata, allo sgrottamento della ciana, alla sistemazione dell’immobili dell’area Ghezzi, ai crolli di muri alla Fiora ecc ecc, tutti cantieri in cui lavorano o hanno lavorato ditte di Terracina.
Entro la fine dell’anno ci sarà la rivoluzione completa dell’arredo e viabilità del Lungo mare, con sensi unici , pedonalizzazione di parti di piazzali, pista ciclabile e altro, e per fare tutto questo si è modificato e si modificherà il primo progetto di riqualificazione che prevedeva l’intera chiusura di piazzale lido, impedendo la circolazione sia su viale della Vittoria e sia sul lungo mare, creando disagi e danni a tutte le attività e cittadini di Terracina, quindi le modifiche sono state fatte e si faranno per migliorare la vita di tutti e non per complicarla. Ritengo che queste minacce inopportune e senza fondamenti di denuncie alla procura della repubblica rischiano di creare turbative alla gare e quindi non escludo che sia l’amministrazione ad andare alla procura a denunciare il PD per le turbative che rischia di creare agli uffici comunali. A fine settimana prossima presenterò il progetto della pista ciclabile e i vari interventi su piazzale lido e accessi al mare.
Pierpaolo Marcuzzi Ass. LL PP